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Nuovo limite Contanti: lo sfori e ti tocca sborsare una cifra esagerata | I controlli scattano immediatamente

Denaro in contanti, limiti e sanzioni
Denaro in contanti, limiti e sanzioni (canva) Italianotizie.it

In Italia il limite per i pagamenti in contanti è fissato. Scopri le sanzioni previste e le eccezioni alla normativa.

In Italia, la normativa sui pagamenti in contante è stata introdotta per evitare l’uso illecito di liquidità, come il riciclaggio di denaro o finanziamenti a operazioni non tracciabili. Il limite stabilito dalla legge per i pagamenti in contante è stabilito, ma vi sono alcune eccezioni, oltre a sanzioni severe per chi non rispetta le regole.

Dal 2022, con la legge n. 197, il governo ha voluto rafforzare il controllo sui flussi di denaro contante, imponendo l’obbligo di usare metodi tracciabili per transazioni di importo pari o superiore a questa cifra. Analizzare questa normativa è fondamentale per chi gestisce operazioni finanziarie in contante e per chi desidera evitare sanzioni.

Il limite di contanti giornaliero e le sanzioni per i trasgressori

Secondo la legge italiana, tutti i pagamenti in contante di importo pari o superiore a 5.000 euro devono essere effettuati tramite metodi tracciabili, come bonifici bancari, carte di credito o assegni. Questo limite è stato fissato per evitare transazioni sospette e per garantire che il denaro circoli in modo trasparente attraverso canali ufficiali. In caso di violazione, la legge prevede sanzioni pecuniarie molto severe.

Le multe per chi non rispetta il limite vanno da un minimo di 1.000 euro fino a un massimo di 50.000 euro per importi fino a 250.000 euro. Se l’importo superasse questa soglia, le sanzioni arrivano fino a 250.000 euro. Tali misure intendono scoraggiare l’uso di contante per operazioni sospette e promuovere l’utilizzo di metodi di pagamento tracciabili, che consentono di monitorare meglio i flussi di denaro e ridurre il rischio di attività illecite.

Denaro in contanti, limiti e sanzioni
Denaro in contanti, limiti e sanzioni (canva) Italianotizie.it

Le eccezioni alla regola e le deroga per i commercianti

Un altro aspetto importante della normativa è che non è consentito “frazionare” i pagamenti per aggirare il limite: ad esempio, non è possibile suddividere una transazione da 6.000 euro in due pagamenti separati da 3.000 euro ciascuno, poiché il limite si applica a ogni operazione, non al numero di pagamenti. Inoltre, è obbligatorio che i trasferimenti di denaro, vengano effettuati tramite istituti bancari o altri enti finanziari autorizzati.

Esistono delle eccezioni alla normativa, in particolare per alcune categorie di commercianti. Ad esempio, i negozianti e le agenzie di viaggio possono accettare pagamenti in contante fino a 15.000 euro. Tale importo è valido per la vendita di beni o servizi a clienti non residenti nell’Unione Europea o nello Spazio Economico Europeo. Tuttavia, per usufruire di questa deroga, il commerciante deve seguire una serie di obblighi burocratici. Tra questi ci sono la comunicazione preventiva all’Agenzia delle Entrate, la raccolta dei dati identificativi del cliente. Oltre all’immediato versamento dell’importo ricevuto su un conto bancario. Queste disposizioni servono a garantire che anche in caso di eccezioni, i pagamenti in contante siano tracciabili. Oltre a verificare che non vengano utilizzati per scopi illeciti.