Allarme Alimentare: lo studio rivela tutto sulle confezioni di Salmone Affumicato | Quante schifezze ci mettono dentro
Allarme alimentare per il salmone affumicato: dettagli su freschezza, qualità nutrizionale e igiene di questo alimento-
Il salmone affumicato è spesso protagonista sulle tavole, specialmente durante le festività, ma quanto sappiamo davvero sulla sua qualità? Un recente test condotto dalle riviste svizzere Saldo e Bon à Savoir ha analizzato 15 confezioni di salmone affumicato, valutandone freschezza, qualità nutrizionale e igiene.
I risultati sollevano preoccupazioni: solo due marche si sono distinte per freschezza e corretto bilancio di omega-3, mentre altre hanno evidenziato criticità, tra cui cariche batteriche elevate.
La qualità del salmone affumicato: allarme alimentare
Tra i fattori valutati nel test, il bilancio degli acidi grassi omega-3 e omega-6 è stato cruciale per determinare la qualità nutrizionale del salmone. Solo due prodotti, contenenti salmone selvaggio dell’Alaska, hanno ottenuto una valutazione “molto buona”, grazie all’elevato contenuto di omega-3, freschezza garantita fino alla data di scadenza e peso conforme alle indicazioni sull’etichetta.
Al contrario, i salmoni d’allevamento, presenti in confezioni di marchi noti come Aldi, Coop e Migros, hanno mostrato un rapporto sfavorevole di omega-6 rispetto agli omega-3. Questo squilibrio è attribuito all’alimentazione artificiale dei pesci, basata su proteine e oli vegetali, che riduce la qualità nutrizionale del prodotto. L’assunzione eccessiva di omega-6, infatti, può avere effetti negativi sulla salute a lungo termine. Per questo motivo, gli esperti consigliano di preferire il salmone selvaggio, in particolare quello proveniente dall’Alaska, che garantisce una qualità superiore sia dal punto di vista nutrizionale sia igienico.
Problemi di igiene: cariche batteriche e sicurezza alimentare
Il test ha evidenziato anche preoccupanti discrepanze nell’igiene delle confezioni. Sebbene 11 su 15 prodotti abbiano mostrato cariche batteriche accettabili, alcuni marchi hanno presentato livelli allarmanti. Ad esempio, il salmone affumicato Almare Seafood di Aldi ha rivelato oltre 3 milioni di germi aerobi mesofili per grammo e 6.800 unità di stafilococchi, sufficienti a rappresentare un rischio di intossicazione alimentare.
Anche i prodotti di Coop Svizzera e Migros hanno evidenziato cariche batteriche superiori ai limiti guida tedeschi, sebbene le aziende affermino di rispettare le normative del settore. In Svizzera, infatti, i limiti per la carica batterica non sono vincolanti dal 2008, aumentando il rischio per i consumatori. Questi dati sottolineano l’importanza di scegliere con attenzione il salmone affumicato, optando per prodotti che garantiscano standard elevati di sicurezza e qualità.