Chef Rubio: età, altezza e peso | Il suo sport preferito non è per tutti
La vita di Chef Rubio, dal rugby alla cucina, passando per la sua carriera televisiva e il forte impegno sociale, un personaggio che non passa inosservato
Chef Rubio, è una delle personalità più affascinanti e controverse del panorama culinario italiano. Rubio ha iniziato la sua carriera nello sport e solo dopo ha scoperto e seguito la sua passione per la cucina. Interesse che ha coltivato preparandosi in modo adeguato e studiando presso Istituti qualificati. Ma la sua personalità eccentrica e da lottatore, lo spinge a scoprire nuove passioni e interessi che lo portano a essere conosciuto in televisione.
Ed è così che diventa rapidamente un volto noto grazie alla sua autenticità e al suo approccio diretto con il pubblico. Oltre alla carriera culinaria, Chef Rubio è profondamente impegnato in cause sociali, tra cui la solidarietà verso i migranti e la lotta per i diritti umani, diventando una figura di spicco non solo in cucina, ma anche nella società.
Chi è Chef Rubio? Dalla passione per il rugby alla cucina
Gabriele Rubini nasce a Frascati il 29 giugno 1983. La sua altezza è raggiunge 1,9 metri ed è del segno del cancro. La sua prima grande passione è lo sport, e sin da piccolo si dedica al rugby. Nel 2002 debutta nel campionato di Super 10 con il Parma, rimanendovi per due anni. Successivamente, torna a Roma e colleziona 12 presenze in Serie A, attirando l’attenzione del Poneke RFC, un club neozelandese. Così, si trasferisce in Nuova Zelanda, dove, oltre a continuare a giocare, scopre un nuovo amore: la cucina.
Lavorando in un ristorante locale, inizia a coltivare la sua passione culinaria. Rientrato in Italia, si iscrive all’ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, fondata dal celebre chef Gualtiero Marchesi, e si diploma nel 2010, preparandosi a intraprendere una carriera che lo porterà alla ribalta come Chef Rubio.
Dalla cucina alla tv e l’impegno sociale: lo Chef dai mille interessi
Qualche anno dopo aver conseguito il diploma, Chef Rubio entra a far parte del mondo televisivo con il programma tv “Unti e Bisunti”. Il suo impegno è quello di viaggiare il ogni regione italiana per scoprire il migliore street food, ispirando anche il film “Unto e Bisunto – La vera storia di Chef Rubio“. La sua personalità anticonvenzionale e il suo approccio diretto alla cucina lo rendono un fenomeno televisivo, portandolo a condurre molti altri programmi, tra cui “I re della griglia”, “Il ricco e il povero”, “È uno sporco lavoro” e “Rubio alla ricerca del gusto perduto”. Oltre alla carriera culinaria, Chef Rubio è fortemente impegnato in cause sociali.
Dal 2014, studia la Lingua dei Segni Italiana (LIS) e nel 2015 produce la prima video-ricetta in LIS. Nel 2016 diventa testimonial di Amnesty International Italia e, nel 2017, lancia insieme allo scrittore Erri De Luca la campagna del “Pasto Sospeso” a Garbatella, un’iniziativa volta a sostenere i migranti e le persone in difficoltà. Acceso sostenitore della causa palestinese, utilizza i social media per esprimere le sue opinioni, ma il suo impegno lo porta anche a polemiche, come nel caso della denuncia ricevuta nel 2022 da Liliana Segre per post considerati offensivi. Nonostante le controversie, Chef Rubio continua a utilizzare la sua voce per sensibilizzare su temi importanti, rendendolo una figura distintiva nel panorama culinario e sociale italiano.