Telegram, possono aggiungerti a tua insaputa in un gruppo che veicola materiale pedopornografico | Sei colpevole anche senza fare download
E’ stato inventato un nuovo modo per metterti nei guai: la trappola è su Telegram, e rischi di diventare il colpevole.
Negli ultimi anni i social e le piattaforme hanno aiutato le persone a mettersi più facilmente in contatto gli uni con gli altri, ma spesso risultano delle potenti armi che possono creare situazioni davvero spiacevoli.
E’ il caso di Telegram, la più veloce applicazione di messaggistica istantanea, dove è possibile mandare messaggi di qualsiasi genere, anche foto e video con un grande formato. Riconoscibile per il logo bianco e azzurro in cui appare un aeroplanino di carta, è una soluzione rivoluzionaria per la condivisione di file di qualsiasi genere.
Grazie alla sua facilità d’utilizzo, sempre più persone scaricano l’app per tenersi in contatto con i conoscenti e accedere a contenuti esclusivi di alcuni gruppi. Infatti su Telegram non c’è possibilità di essere bannati o censurati.
Ecco perché vengono creati gruppi appositi per condividere materiale multimediale esclusivo che su altre piattaforme verrebbe cancellato. Eppure qualcuno ha pensato di cacciare nei guai persone a caso proprio con questo stratagemma.
Una trappola che ti mette nei guai: presta massima attenzione
Recentemente stanno nascendo dei gruppi Telegram abbastanza sospetti, in cui viene condiviso del materiale pedopornografico. Il rischio di essere inseriti nella chat è altissimo, anche se non si conosce nessuno dei membri.
Infatti, appena ci si rende conto di questo trucchetto, è meglio abbandonare immediatamente il gruppo e allertare le forze dell’ordine, perché il rischio di essere accusati è altissimo. Il motivo è davvero semplice: presta attenzione se dovessi trovarti coinvolto in questa situazione.
Il rischio di essere colpevole senza il download
Quando si viene aggiunti ad una chat Telegram in cui viene divulgato materiale pedopornografico, si rischia di ricevere un’accusa anche solo per essere all’interno di quel gruppo, senza aver neanche scaricato i file. Lo ha stabilito una recente sentenza della Cassazione. Cosa bisogna fare in questo caso?
Lo ha spiegato l’avvocato Angelo Greco, che ha specificato cosa bisogna fare nel momento in cui ci si trova in tale situazione. Proprio per dimostrare la propria buona fede, è importante abbandonare il gruppo e avvertire immediatamente la polizia postale. E’ reato di detenzione di materiale inappropriato, perché non c’è più differenza tra il download e la sola condivisione dell’archivio del materiale vietato.