Rudy Zerbi distrutto, il dramma che ha colpito suo figlio è da brividi: “Piangevano tutti…” | Retriscena inaspettato
Il docente di Amici di Maria de Filippi ha raccontato il dramma che ha vissuto con suo figlio: ecco il racconto da brividi.
Classe ’69, Rudy Zerbi è uno dei personaggi televisivi più ambivalenti del mondo dello spettacolo italiano. Docente di canto ad Amici di Maria De Filippi e giude di Tu Sì Que Vales, si è fatto conoscere al grande pubblico per il suo carattere forte ma burlone allo stesso tempo.
Produttore discografico, speaker radiofonico e conduttore televisivo, Rudy svolge i suoi impieghi con grande dedizione e professionalità, ma trova sempre tempo e spazio per dedicarsi alla sua meravigliosa famiglia.
E’ padre di quattro figli, nati da tre compagne diverse. Dal matrimonio con la sua prima moglie Simona sono nati Luca e Tommaso, dalla seconda relazione con l’attrice Carlotta Miti è nato Edoardo, e grazie a Maria Soledad Temporini, sua compagna fino al 2021, è diventato papà di Leo.
Rudy ha affrontato un duro periodo quando all’età di 30 anni ha scoperto di essere figlio biologico di Davide Mengacci, nonostante lui porti il cognome del primo marito della madre, Roberto Zerbi, uomo assente per la famiglia. E’ stato cresciuto dal secondo marito di sua madre, Giorgio Ciana. E’ stato un forte shock che l’ha portato a on parlare per 12 giorni. Ma ora che anche Rudy è diventato padre, ha vissuto un altro tipo di dramma.
Ecco cosa è accaduto a suo figlio
Nel 2018 è diventato papà per l’ultima volta. Durante un’intervista di quel periodo, ha raccontato: “Al settimo mese di gravidanza la mia compagna, Maria, ha avuto un distacco totale della placenta mentre era a casa da sola. Io ero in studio, con il telefono staccato. Gli assistenti hanno cominciato a farmi cenno di uscire, ma io dicevo: un attimo, abbiamo quasi finito“.
La situazione era davvero grave, ma lui continuava a non capire: “È dovuto venire il produttore a prendermi per un braccio“. Pochi minuti dopo, il produttore discografico aveva compreso pienamente ciò che stava accadendo.
Il dramma
“Quando sono arrivato all’ospedale piangevano tutti: stavano morendo sia Maria sia Leo. L’hanno fatto nascere in corridoio ma, una volta nato, aveva bisogno di cure speciali e solo pochi ospedali a Roma hanno le incubatrici per i prematuri gravi, e quel giorno erano tutte piene“, ha raccontato Rudy tra le lacrime. Si è sentito di ringraziare personalmente tutto lo staff che ha salvato la vita alla sua ex compagna e a suo figlio, e a tutte le persone comuni che hanno vissuto questo dramma come lui.
“Così ci hanno mandati al Casilino, un ospedale di periferia. Lì mi sono reso conto che, nell’emergenza, chi fa la differenza sono proprio gli infermieri, gente che fa fatica ad arrivare alla fine del mese, che lavora, condivide e piange con te. I bambini che salvano diventano i loro figli, ti chiamano quando torni a casa, ti chiedono di mandare le foto, organizzano una festa all’anno per incontrare di nuovo i bambini salvati. Lì vedi la verità“.