Valeria Rossi, dopo il successo di “Tre parole” il declino: oggi è costretta a campare così
Ve la ricordate la celebre cantante che ha avuto successo negli anni 2000? Ecco che fine ha fatto oggi e cosa fa per vivere.
Forse il nome Valeria Rossi non vi dirà niente a primo impatto e non ricorderete di chi si tratta, ma ricorderete sicuramente il brano musicale, il cui ritornello recita “Dammi tre parole: sole cuore e amore”, che ebbe un considerevole successo nell’estate del 2001.
Ebbene sì, è lei, la cantautrice che riscosse grande notorietà con questa canzone leggera e semplice, tre note della natura di cui il suo titolo ricorda la freschezza dei fiori, l’azzurro del cielo, il verde dei prati, un’immagine che riporta ai nomi dei due suoi album pubblicati in seguito: Ricordatevi dei fiori (2001) e Osservi l’aria (2004), e diversi altri singoli.
Nata a Tripoli, in Libia, ma con un vissuto romano, dopo il normale percorso scolastico frequenta l’università laureandosi in Antropologia all’Università La Sapienza di Roma. Il suo esordio lo consegue appunto con il brano Tre parole, diventato un tormentone dell’estate, con un tema musicale difficile da dimenticare e fischiettato tutt’ora. Tale successo è raggiunto anche in altri paesi: si onora persino di una versione in lingua spagnola con il brano intitolato Tres palabras.
In seguito pubblica altri album fino al 2004, poi smette di seguire la strada discografica per dedicarsi all’attività di autrice, scrivendo canzoni per Mietta, e sempre come autrice per partecipa al Festival di Sanremo con un brano cantato da Jessica Brando.
Gli ultimi anni della sua carriera
Pian piano però si è allontanata dal mondo della musica, occupandosi di altre situazioni: per un breve periodo si è impegnata nella politica lavorando presso l’anagrafe di Monza. Inoltre si è rituffata nello studio, in particolare nel settore che probabilmente l’aveva affascinata già con i suoi primi album discografici, con il corso di Agraria e conseguendo il diploma di progettista degli spazi verdi per il benessere, ed infatti ha dichiarato di credere profondamente nella connessione con la natura.
Ma oggi la cantautrice ha trasformato in modo radicale la sua vita professionale. E’ vero che si è riavvicinata al mondo delle sette note ma la sua visione musicale è diversa ed alternativa, riprendendo l’impronta della freschezza naturale del suo primo brano di successo al quale rimane grata per la notorietà che le ha regalato..
Il nuovo lavoro di Valeria
Per il nuovo avvio musicale ha progetti particolari ed unici, ovvero quello di riprodurre “il suono della natura”, perché ogni singolo albero e vegetale ha una sua voce. “La loro voce viene rilevata – afferma Valeria – con un semplice apparecchio in grado di registrare il potenziale elettrico di ogni pianta e di convertirlo in suono. È sorprendente scoprire temperamento, ritmo, timbro di ogni varietà. Il più classico limone, ad esempio, ha un temperamento giovane, vivaldiano, il chinotto è solenne e wagneriano“.
Insomma la sua vita è nella natura, tra voci degli alberi e suoni dell’ambiente. Presto sarà possibile ascoltare su Spotify una registrazione prodotta da quattro varietà di agrumi, insomma un coro di voci con le quali è stato composto il motivo musicale ed al quale verrà aggiunto anche il testo, scritto naturalmente da Valeria