Beppe Vessicchio finito in tribunale: accuse gravissime ai suoi danni | Nessuno se lo sarebba mai aspettato
Il direttore d’orchestra più famoso d’Italia è finito in guai seri: si è presentato in tribunale a seguito delle accuse.
Avrete sicuramente sentito parlare del direttore d’orchestra più amato dai telespettatori italiani, Beppe Vessicchio, particolarmente conosciuto per il suo ruolo di direttore d’orchestra al Festival di Sanremo.
Ha avuto un buon esordio nella sua città, Napoli, dove ha realizzato dischi per cantanti come Buonocore, Bennato, Di Capri, Gagliardi e Sastri. Dopo esperienze nell’ambito dell’avanspettacolo con un trio suoi concittadini, occupandosi della parte musicale con chitarra e pianoforte, in seguito ha realizzato una proficua collaborazione con Gino Paoli con cui ha riscosso successo con i brani Ti lascio una canzone e Cosa farò da grande.
Ed è stato questo il probabilmente il suo salto di qualità, per cui, partecipando a produzioni televisive, ha assunto una presenza costante al Festival di Sanremo dal 1990, ricevendo nel 1994 il premio di miglior arrangiatore.
La sua attività musicale e compositiva in seguito è diventata molto dinamica e fervente riscuotendo successo nel mondo televisivo, infatti ha avuto notevoli riconoscimenti pubblici anche come compositore di programmi televisivi quali Amici e la La prova del cuoco.
I problemi legali
Ma nonostante questo clamore e successo televisivo e popolare, Beppe Vessicchio si è ritrovato contro la Rai perché non gli hanno voluto riconoscere e pagare i diritti per l’utilizzo di musiche da lui composte ed interpretate, oltre a negargli la presenza nella televisione.
Insomma una questione legata ai diritti d’autore, proprio con il programma televisivo di Rai Uno La prova del cuoco. Una situazione che ha mandato su tutte le furie il grande Maestro. Beppe Vessicchio è davvero nei guai? Vediamo come sono andate le cose.
Dalla denuncia al tribunale
Vessicchio si è rivolto al giudice, e così è scattata la famigerata clausola, come lui stesso ha spiegato, “chi ha contenziosi con la Rai non può avere contratti in essere diretti con l’azienda. E così non ho potuto partecipare a molti programmi, perché l’ufficio legale è intervenuto sull’ufficio scritture artistiche che stipula contratti con artisti e ospiti ponendo un veto sul mio nome“.
E pertanto il Nuovo Imaie ( istituto per la tutela degli artisti interpreti ed esecutori) ha prontamente informato su un importante un verdetto storico per il futuro e la tutela dei diritti di produttori musicali e artisti interpreti esecutori, ovvero: “La sentenza ha ribadito con chiarezza che anche per questo tipo di utilizzazioni è doveroso da parte dell’emittente il pagamento dei diritti. Al maestro Vessicchio, al Nuovo Imaie e a tutti i soggetti della filiera coinvolti che si erano associati nella controversia come parte in causa, la Rai dovrà riconoscere i diritti di utilizzazione per questa tipologia di sfruttamento come anche per quelli pregressi“. Un’importante sentenza per l’intero comparto dei diritti dei musicisti e produttori, che sancisce definitivamente il sacrosanto diritto economico che scaturisce quando si fa uso di un prodotto musicale. Vessicchio 1 – Rai 0.