Diego Abatantuono, incidente gravissimo: sangue ovunque e volto ferito | Prognosi riservata
L’attore milanese si è trovato coinvolto in un terribile incidente: ecco le parole del suo racconto da brividi.
Lo conosciamo tutti per il suo aspetto particolare e il suo apparente carattere burbero: Diego Abatantuono è uno degli attori più amati del panorama cinematografico italiano. Rientra nell’olimpo degli attori del Bel Paese, ovvero coloro che hanno fatto davvero la storia del cinema.
Eppure, nonostante la sua brillante carriera, Diego si è trovato coinvolto in un terribile incidente durante il lavoro. E’ sempre stato devoto alla sua professione fin da giovanissimo, quando lavorava nell’ambiente del cabaret.
Il suo debutto ufficiale nel mondo del cinema è avvenuto nel ’76, quando ha avuto un ruolo importante nel film Liberi armati pericolosi. Il vero successo arriva durante gli anni ’80, nel film Eccezzziunale… veramente.
Da quel momento ha impersonato il ruolo del “terrunciello che dal sud si è trasferito a Milano”, personaggio che lo accompagnerà per il resto della sua carriera. Come abbiamo accennato, Abatantuono è sempre stato un attore devoto e professionale. E’ stato disposto anche a viaggiare lontano dall’Italia per le riprese di alcuni film particolari.
Una nuova esperienza
A Diego è sempre piaciuto viaggiare, sia per rilassarsi ma soprattutto per lavoro. Nel 1989 gli fu proposto un ruolo nel film Marrakech Express. “Entri in un altro meccanismo, conosci le persone in un altro modo, conosci sfaccettature che da turista non riesci a cogliere. Sono stato in Marocco tante volte, un posto che mi ha stregato, mi piace da matti la gente, mi diverto a contrattare e comprare nei mercati“, ha raccontato durante un’intervista per il Corriere della Sera.
Ma anni prima era già stato in Marocco “per ‘Il segreto del Sahara’, miniserie di Alberto Negrin con un cast pazzesco: Ben Kingsley, Andie MacDowell, David Soul, Miguel Bosé… Negrin mi disse: vieni, vedrai che ti diverti, ci sarà sangue, sudore e polvere. Gli risposi che io con sangue, sudore e polvere non mi diverto un ca**o. La verità è che non faccio questo mestiere perché ho il sacro fuoco dell’attore, avevo intuito che se fosse andata bene avrei passato metà della vita in giro“.
Il terribile viaggio sanguinolento
Ha raccontato come è andato il viaggio: “Partimmo da Roma per Casablanca in aereo; David Soul, il biondo di Starsky & Hutch, aveva anche delle velleità non corrisposte da cantante folk e purtroppo si era portato una chitarra: ci scassò i maroni per tutto il volo. Mi sembrava un incubo, avevo il magone per aver lasciato la figlia piccola nata da poco, avevo la sensazione di andare al militare. Pensavo: ho fatto una ca***a a partire, il sangue, il sudore, il cumino, il country… che pirla“.
Ma la situazione non migliorò affatto durante i giorni successivi: “Dovevamo girare tutte le scene con i cammelli, ma a me pareva strano fare ‘sto cinema con i cammelli: io li vedevo solo sputare e recalcitrare. A un certo punto spunta questo William West McNamara, forse nipote del generale, che per fare il figo sale sul cammello: l’animale va in sbattimento, strappa l’anello del naso e sanguinante con McNamara in groppa parte a cento all’ora verso le dune del deserto. Ricordo l’attrezzista, Gianni Fiume, detto Johnny River, che parte a piedi a rincorrerlo. Non ne abbiamo saputo più niente per ore“.