Elena Sofia Ricci vittima di violenza, il carnefice è un volto conosciutissimo: la tristissima confessione
L’attrice protagonista di Che Dio ci aiuti ha confessato di essere stata vittima di violenza molto tempo fa. Ecco chi è il carnefice.
Ad oggi sono sempre più numerosi gli episodi di violenza e abusi sessuali su giovani donne ma soprattutto su minorenni, le quali spesso non hanno la forza di parlare con la famiglia o direttamente le forze dell’ordine. Eppure queste perverse situazioni accadevano anche in passato, ma c’era molta più disinformazione e un rapporto più austero tra genitori e figli.
Ed è proprio ciò che è capitato a Elena Sofia Ricci, vittima di un abuso durante la sua infanzia. A riguardo, l’attrice ha dichiarato: “È una causa di morte e menomazione tanto forte quanto il cancro e genera più danni alla salute degli incidenti stradali e della malaria messi insieme. Una vera piaga sociale che continua a rappresentare un ostacolo nel percorso verso la parità, lo sviluppo e il rispetto dei diritti umani di donne di tutte le età“.
Una donna su tre subisce una violenza fisica o sessuale, e la maggior parte delle volte il carnefice è proprio il partner. In 11 anni di ricerche e indagini, (2005-2016) è stato confermato che il 19% delle donne e delle ragazze tra i 15 e i 49 anni abbia subito violenze fisiche o sessuali da parte del partner o ex partner.
Nonostante l’informazione e la sensibilizzazione su queste tematiche, sono ancora troppe poche le donne che hanno il coraggio di denunciare, per paura delle ripercussioni. Perché oltre alla violenza, rischiano di essere perseguitate dal carnefice a causa della querela.
La Ricci vittima di violenza
Recentemente Elena Sofia Ricci ha rivelato dei dettagli inediti riguardo la violenza sessuale subìta quando non era nemmeno un’adolescente: “Nel mio caso si tratta di pedofilia, ma un abuso resta un abuso e nessun uomo ha il diritto di esercitare il proprio potere per violentare una donna, adulta o minorenne“.
Non ne ha mai parlato con nessuno, ma da pochi anni ha preso coraggio e ha raccontato la sua vicenda: “Ora che mia mamma è venuta a mancare, mi sento libera di dirlo. A 12 anni sono stata abusata” Può sembrare una frase detta in maniera sadica, ma il motivo di questa decisione è terribile.
Ecco chi è il carnefice
Ha confessato di non aver ancora superato quanto accaduto, nonostante oggi abbia 61 anni: “Non ne sono ancora fuori del tutto. E’ come avere un imprinting, che non ti scegli ma ti ritrovi addosso“. Parole molto forti, che solo oggi ha il coraggio di dire. Ma perché non ne ha mai parlato con nessuno?
“Non l’ho mai dichiarato prima perché purtroppo è stata mia madre a consegnarmi inconsapevolmente nelle mani del mio carnefice, mandandomi in vacanza con un amico di famiglia“, ha rivelato Elena Sofia. L’uomo è finito in carcere molti anni dopo, poiché “altri l’hanno denunciato perché non ero l’unica vittima. Purtroppo i casi come il mio sono molti e non tutti riescono a uscirne“.