Carlo Verdone, il dramma lo ha colpito senza preavviso: ormai l’ha persa per sempre | Il dolore è incontenibile
Una disgrazia avvenuta all’improvviso, inaspettata e dolorosa: ecco cosa è accaduto all’attore e regista romano.
Attore, regista e comico: Carlo Verdone è uno dei volti del panorama cinematografico italiano più amati in assoluto. Recentemente ha raccontato ai suoi fan un momento tragico della sua vita, in cui le cose sono cambiate drasticamente.
Nonostante alcuni episodi negativi della sua vita, Verdone può vantare una carriera fatta di grandi successi. Inizialmente essere attore e regista non era nei suoi piani. Sicuramente ha vissuto un’adolescenza come tutti i ragazzi degli anni ’60, e fino ai 18 anni aveva altri programmi per la vita.
“Ero in villeggiatura nel 1968. Avevo i capelli, mi innamoravo spesso, ascoltavo Jimi Hendrix, avevo una Vespa 50 truccata e mi sentivo felice, leggero. Andavo sempre al cinema all’aperto, fumavo di nascosto e per questo prendevo qualche sberla da mio padre. Ero un ragazzo normale e diventare attore era l’ultima cosa che avrei fatto“.
Dopo la maturità classica, Carlo si laurea con 110 e lode in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. E’ così che inizia la sua carriera nel mondo del cinema, grazie al padre, Mario Verdone, docente universitario di storia del cinema, dirigente del Centro sperimentale di cinematografia e critico cinematografico, con il quale ha sempre avuto un rapporto molto speciale.
Il terribile incidente
Poco tempo fa, Carlo ha voluto condividere con i suoi fan un tragico evento accaduto durante le riprese di Benedetta follia. Nel film c’è una scena i cui la protagonista litiga con il padre, e scappa al mare per fare un bagno con Verdone. “Nel copione era totalmente diversa. Era un sequenza dove io, dopo la lite tra Ilenia e il padre, la portavo al mare e lì le insegnavo a nuotare. Sarebbe stato un momento poetico del film“.
“Arrivati nella spiaggia libera tra Ostia e Torvaianica, mi prende un colpo: il mare era mosso e la scena non si poteva girare. Che faccio? Mi invento questa scena muta nella quale come due bambini giochiamo tra le onde che ci trascinano violentemente. E qui arriva la sciagura… Nel film portavo la fede in quanto sposato nel racconto (anche se abbandonato) e avevo gli occhiali senza i quali avrei visto tutto sfocato“. La tragedia era dietro l’angolo.
Nulla tornerà come prima
La fede indossata da Verdone, non era un accessorio di scena, bensì la fede di suo padre. “Quella fede l’avevo tolta al dito di papà nel momento esatto in cui spirò. E dissi tra me e me: sarai sempre con me come protettrice della mia vita. Non la toglievo mai. Mai. Ecco che durante quella scena, ripetuta tre volte, un’onda violenta mi prende alla nuca e mi trascina via per qualche secondo. Mi rialzo rimbambito e continuo fino allo stop“.
La fede era andata persa. Dopo le riprese di quella scena, Verdone ha provato più volte ad immergersi per cercare l’anello, ma non l’ha mai ritrovato. Anche i proprietari delle attività commerciali vicine al luogo dell’incidente hanno provato a cercarlo, ma nulla. I figli dell’attore però hanno voluto fare un regalo speciale: “Dopo sette giorni Giulia e Paolo mi fecero trovare una scatolina. Dentro c’ era una fede, identica per dimensioni a quelle che si portavano al dito negli anni 40, con incisa una frase amabile e protettiva. Ora la nuova fede è al dito. E ci resterà per sempre“. Tutto è bene quel che finisce bene.