Francesca Fialdini, il duro sfogo spiega tante cose sulla delicata situazione: “Degrado emotivo, sentimentale e relazionale”
La giornalista toscana ha usato i social come mezzo per sfogarsi su un tema molto delicato. Ecco le sue parole.
La conduttrice del programma-documentario Le Ragazze, in onda su Rai 3, ha voluto esprimere il suo parare su un tema che le sta molto a cuore. Non a caso ha scelto di condurre una trasmissione di questo calibro.
Infatti, durante le puntate, vengono raccontate le storie di alcune ragazze del XX secolo: vengono mostrate le interviste di queste giovani donne diverse per provenienza, estrazione sociale, istruzione e opinioni, a volte coinvolte in situazioni che oggi riteniamo assurde.
I video in bianco e nero degli archivi ci permettono di capire come la donna fosse considerata in maniera diversa rispetto oggi, e soprattutto quanto abbia dovuto lottare per ottenere i diritti di cui gode oggi. Eppure, nonostante i decenni di lotte e manifestazioni, avvengono sempre più spesso genocidi o violenze su ragazze e signore di qualsiasi età.
Il movente? Nella maggior parte dei casi è la convinzione da parte dell’uomo di avere ancora il potere assoluto sull’altro sesso, sentendosi autorizzato ad agire come più gli aggrada, senza pensare però di limitare la libertà dell’altra persona, calpestandone la dignità.
Il pensiero della Fialdini
La giornalista si è fotografata con il palmo della mano che riporta l’hashtag #iononsonocarne, e ha pubblicato sui suoi profili social il suo pensiero riguardo gli ultimi tragici avvenimenti in cui le vittime di abusi sessuali sono due ragazze giovanissime: uno è l’episodio di Palermo, in cui una diciannovenne è stata violentata da sette coetanei, e l’altro è l’accaduto di Firenze, dove le vittime sono state due dodicenni.
“Quanto è successo a Palermo è già accaduto a Firenze (e molte altre volte) durante una festa di Capodanno. In quel caso i minori coinvolti erano dei quattordicenni. La procura ha denunciato 24 ragazzini per produzioni e successiva divulgazione di materiale pedopornografico. Abbiamo messo tra parentesi il disagio adolescenziale per decenni, e questo è il risultato. Nessun partito politico si è fatto carico pienamente di un problema educativo gigantesco, amplificato dall’abuso dei social e dei cellulari” ha scritto la Fialdini, aggiungendo poco dopo parole pesantissime.
La denuncia di Francesca
“Abbiamo eroso l’innocenza come un terreno vergine e ora tutto frana. Sui casi di violenza e abuso emersi durante le ultime settimane la parola DEGRADO è quella che meglio qualifica il mio pensiero. È un degrado emotivo, sentimentale, relazionale. È un degrado culturale, spirituale, intellettuale. Caivano conosce le violenze anche come sistema sociale, coperto da omertà e sospetto. Il silenzio che uccide l’innocenza dei bambini è la prima e più importante forma di cattiveria a cui sono sottoposti, un tradimento lucido e perfetto che li devasta come persone. Come potranno crescere senza fidarsi più di qualcuno?”
La giornalista si domanda come le future generazioni potranno crescere con il peso delle continue notizie di violenze di ogni tipo, ma soprattutto con la paura che possa accadere qualcosa di brutto da un momento all’altro. Ha concluso con un monito per tutte le persone che sono state vittime di abusi e situazioni del genere: “Quanto c’è da dire… Quanto da fare! Ma no, donne e uomini NON sono carne, in preda a istinti o ad appetiti altrui. E le vittime vanno tutelate dalla Privacy, sempre. Ma anche da frasi qualunquiste da cui sentono poi di doversi difendere! No, ragazza, non sei tu la colpevole!“.