Addio Giorgio Panariello, la tragedia che l’ha colpito: “Morto per ipotermia” | Non c’è stato nulla da fare
Il giurato di Tale e Quale Show è stato colpito da un tragico evento che non ha lasciato scampo. Ecco cosa è accaduto.
Qualche tempo fa, Giorgio Panariello si è raccontato a 360 gradi durante un’intervista per il Corriere della Sera: è stato un momento in cui il cabarettista toscano ha potuto rivelare alcuni momenti tragici della sua vita e soprattutto della sua difficile infanzia.
Nato a Firenze nel 1960, ha trascorso infanzia e adolescenza nella grande città, diplomandosi all’istituto alberghiero di Marina di Massa. Durante gli anni ’80 ha debuttato come deejay e imitatore a Radio Forte dei Marmi, dando vita successivamente alla trasmissione radiofonica Radiosquillo, durante a quale è nato il suo celebre personaggio Merigo.
Proprio in questi anni ha iniziato anche a imitare il celebre cantante italiano Renato Zero: è una delle imitazioni che ha avuto più successo in assoluto, riproposta per anni in maniera sempre più dettagliata e diventato il suo cavallo di battaglia. Infatti durante l’intervista, la giornalista ha chiesto se sia vero che il cantante non abbia preso bene questa parodia. La risposta è stata affermativa.
Panariello ha voluto raccontare un aneddoto sull’artista: “Una volta andò in farmacia a Roma. Un signora lo avvicinò e gli chiese se davvero fosse Renato Zero. Lui rispose sì, e la signora ribatté: ‘Mi saluti tanto Panariello’…“. Il cantante ci rimase molto male.
Il successo
Possiamo affermare con certezza che la popolarità per Giorgio non sarebbe mai arrivata se non avesse incontrato Carlo Conti. I due infatti, dopo aver collaborato per qualche trasmissione mandata in onda su canali televisivi regionali, sono riusciti ad ottenere un buon riscontro con Aria fresca, trasmessa su Canale 10 nella regione Toscana. Poco dopo hanno esordito in Rai, diventando i protagonisti di Su le mani nell’estate 1996 e Va ora in onda nell’estate 1997.
Durante gli anni 2000, Panariello si è affermato come comico e cabarettista grazie al suo programma Torno sabato, condotto insieme a Tosca D’Aquino e Paolo Belli. Ad oggi lo troviamo come giudice nel talent Tale e Quale Show, condotto dal suo caro amico e collega Carlo Conti. Nonostante i successo e la notorietà, il comico non ha avuto sempre una vita facile, soprattutto da bambino.
Una vita non semplice
Durante l’intervista ha confessato uno dei dolori più grandi della sua vita: “Sono stato abbandonato da mia madre, che era troppo giovane per crescere un figlio, e non ho mai saputo chi fosse mio padre“. Infatti è stato cresciuto dai nonni, che considera i suoi genitori a tutti gli effetti. Questo non è l’unico dramma della sua vita. Giorgio aveva un fratello, Franco, che considerava un amico fino a quando i nonni non hanno detto la verità. “Era un ragazzino che ogni tanto veniva a casa e non sapevo chi fosse, perché nessuno voleva dirmi che avevo un fratello che avevano messo in collegio. Lo consideravo un amichetto che passava alle feste comandate. Poi, crescendo, mi sono fatto delle domande“.
Dopo aver recuperato il rapporto con Franco, ha dovuto lottare per aiutarlo ad uscire dal tunnel della droga, fino a quando non lo ha perso per sempre. Ha raccontato come il fratello sia morto tragicamente nel mese di novembre del 2011. “Va a cena con amici, forse gli hanno offerto qualcosa…Ebbe un malore e invece di portarlo in ospedale, lo abbandonarono sul lungomare di Viareggio. Mio fratello non è morto di overdose, ma perché è stato lasciato dagli amici sul lungomare come un materasso, ed è morto per ipotermia. Franchino era un buono, se non avesse incontrato l’eroina sarebbe stato tutto diverso“.