Chiara Ferragni, sofferenza immane per colpa della sindrome che l’ha colpita: ecco di cosa soffre
L’influencer più famosa al mondo ha parlato apertamente sui social della sindrome di cui soffre da anni, e che non riesce a sconfiggere.
Chiara Ferragni ad oggi è l’imprenditrice digitale più conosciuta al mondo e più seguita su Instagram. Vanta più di 29 milioni di followers, i quali non si perdono nessuna foto e storia da lei postata sul suo profilo. Ogni giorno la giovane imprenditrice mostra agli utenti del web momenti di vita quotidiana, outfit unici e ricchi di dettagli e istanti magici degli eventi internazionali a cui prende parte.
Ciò che più ama condividere, sono le foto dei suoi due bambini, Leone e Vittoria, documentando le loro prime parole anche in lingua spagnola, i progressi che fanno quotidianamente, i primi passi, i primi grandi obiettivi della vita ma soprattutto i dolci momenti che trascorrono insieme a lei e al papà, il rapper Fedez.
I due si sono incontrati la prima volta dopo che Federico Lucia (nome all’anagrafe del cantante) ha inserito in una sua canzone un verso in cui dice “il cane di Chiara Ferragni ha il papillon di Vuitton“. I due conoscevano i loro nomi vicendevolmente grazie alla fama di cui godevano entrambi, ma non si erano mai visti di persona. I primi anni si sono divisi tra Milano e Los Angeles, città dove viveva Chiara per poter affrontare le sue prime importanti esperienze lavorative.
Ultimamente la Ferragni ha documentato il percorso di diagnosi, operazione chirurgica e guarigione da un tumore del marito, avendo dimostrato che è una moglie premurosa, che ama la sua famiglia e che mette al secondo posto tutto ciò che diventa superfluo in certe situazioni.
Il pensiero di Chiara
“La grande illusione dei social media è che ci fanno credere che tutti stiano meglio di noi. Mostro anche la mia fragilità perché voglio rompere il mito delle vite perfette. Le cose negative che mi sono successe mi sono servite per metabolizzarle, ma poi le ho raccontate“, racconta la Ferragni durante un’intervista per Vogue. “È divertente che mi attribuiscano così tanto potere, ma se hanno ragione è bello, perché lo uso per fare una comunicazione positiva; non mi alzo la mattina per denigrare qualcuno“.
Spiega anche il suo concetto di privacy e cosa significa per lei la condivisione social: “Tra la mia vita privata e la mia vita lavorativa il confine non è netto, ma non lo è neanche il concetto di privacy, che è soggettivo. Avendo sempre amato condividere, probabilmente per me i confini di tolleranza sono più ampi che per altri. Ci sono delle situazioni in cui tutti preferiremmo che la gente non ci riconoscesse, ma se le persone sono gentili a me non disturba. Una sera stavo tornando a casa dopo aver discusso con un ex fidanzato e avevo gli occhi gonfi di pianto, ma alla ragazza che mi ha fermata per chiedermi un selfie ho detto di sì. Perdere un po’ del tuo privato fa parte del gioco“. Nonostante la sua sicurezza e tenacia mostrata sui social, Chiara soffre terribilmente di una sindrome che non le lascia scampo.
La sindrome che la accompagna da sempre
Durante l’intervista, continua: “Ho delle preoccupazioni, ma riguardano la vita intima, le mie relazioni, non quella pubblica. Quando ero incinta ho avuto paura di non essere una brava madre, di non riuscire a tenere insieme il lavoro e la famiglia, di veder divorata la mia femminilità dentro a un ruolo che è bellissimo, ma non è tutto quello che sono. Un uomo quando diventa padre non si fa tutte queste domande”.
I dubbi e le perplessità dell’influencer sono dovuti ad un problema che ha da tempo: “Ho la sindrome dell’impostore e molte volte mi sono chiesta: ma questa occasione che mi viene data la merito davvero? Queste sono le cose che mi hanno interrogata negli anni, non quelle che dicono di me. Vedo giornali che strillano: “Chiara fa una cosa sconvolgente: fan increduli” e magari ho solo cambiato il colore dello smalto. Ogni giorno c’è un titolo sciocco, ma io sono sicura di quello che sono: una donna molto più semplice di quanto pensino“. Anche Chiara è umana e, come tutti, ha delle emozioni e delle debolezze. Non dimentichiamo che siamo tutti uguali su questa terra.