Auto intestata ad un’altra persona, scatta il divieto: non puoi più usarla
Le leggi odierne non permettono più di condurre un’automobile intestata ad un’altra persona: ecco i motivi di tale restrizione.
Oggi l’acquisto di un’auto nuova o usata è diventata un’impresa ardua a causa dell’aumento dei prezzi, ma anche per gli innumerevoli requisiti necessari per diventare detentore di un mezzo a quattro ruote, senza calcolare la manutenzione della vettura.
Perciò in passato si poteva acquistare più facilmente la propria autovettura, intestandola però ad un’altra persona. Da qualche anno questa pratica è stata vietata dalla Legge, che non permette più di possedere un’auto se non è intestata al conducente stesso.
Se questa condizione non viene rispettata, si rischia di andare incontro ad una sanzione, che prevede una multa salatissima. La soglia di povertà e i livelli di disoccupazione sono aumentati in maniera esponenziale negli ultimi anni, e questa legge ha messo in difficoltà tutte le persone che conducono un’auto non intestata personalmente.
Ecco perché oggi è diventato ancora più complicato possedere un veicolo di proprietà, oltre a tutti i motivi sopra elencati. Cosa è cambiato in termini di intestazione delle auto? E sarà possibile ancora guidare un mezzo intestato a qualcun altro?
Come funziona oggi?
La situazione più comune in cui ci si imbatte quotidianamente è la seguente: un nucleo famigliare sceglie di acquistare una sola auto e la conduce a turnazione; il mezzo è intestato ad una sola persona, ma il partner e i figli la guidano quando è necessario. Il Codice della Strada però non prevede più questa possibilità.
La Legge impone prima di ogni cosa che il veicolo sia intestato ad un soggetto esistente, individuabile con facilità, altrimenti il mezzo non può circolare. Dopo questa precisazione, la norma diventa più specifica, ma non impedisce a priori che un’automobile sia condotta da persone a cui non figura nessuna intestazione, rispettando però delle regole ben precise.
Ecco le condizioni necessarie
La Legge permette di condurre un’auto appartenente ad un familiare o qualsiasi altro conoscente, rispettando però un limite temporale. Le tempistiche da non superare prevedono un periodo di 30 giorni. Oltre questo limite, diventa necessario modificare i dati sulla Carta di Circolazione.
Se questo obbligo non viene rispettato, scattano multe salatissime: la sanzione può variare da un minimo di 516,46 euro a un massimo di 2.582,28 euro. Nei casi più gravi, dove coesistono altre violazioni del Codice della Strada, si arriva al ritiro della Carta di Circolazione.