“Ho visto cose vomitevoli”, la confessione dell’amatissimo volto di Non è la Rai | Parole durissime contro di lui
Uno dei personaggi di spicco del programma cult degli anni ’90 ha vuotato il sacco dopo 30 anni e ha rivelato alcuni dettagli terribili.
Programma amato soprattutto da adolescenti e giovani donne all’inizio degli anni ’90, Non è la Rai ha fatto la storia della televisione italiana. Nato nel 1991 da un’idea di Gianni Boncompagni, si è evoluto durante i successivi quattro anni, cambiando scenografia, organizzazione della scaletta dello spettacolo ma soprattutto inserendo alcune ragazze che si sono fatte amare al limite dell’adorazione.
Inizialmente, durante la trasmissione si alternavano ragazzine che cantavano, ballavano e conducevano alcuni giochi per il pubblico a casa affiancando Enrica Bonaccorti, la prima conduttrice. Ricordiamo lo scandalo del Cruciverbone: una signora chiamò per giocare, la Bonaccorti le leggeva le definizioni e la signora indovinava le parole al primo tentativo. Infine scelse una parola orizzontale, con sette caselle vuote, e prima che la conduttrice leggesse la definizione, la signora disse “eternit”, dando la risposta corretta. Fu fatta causa poiché si sospettava che ci fosse stato un imbroglio, ma la signora si difese dicendo di essere una veggente.
Dal ’92 è subentrata la giovanissima Ambra Angiolini, che è diventata la conduttrice e la protagonista assoluta di Non è la Rai. Oltre ad esibirsi in balletti e canzoni, conduceva le intere puntate, presentando anche le altre sue colleghe che portavano davanti alle telecamere delle esibizioni in cui cercavano di ottenere sempre de primi piani per prevalere sulle altre.
Sulla trasmissione aleggiano sospetti e pettegolezzi, dovuti soprattutto al comportamento di colui che ha ideato il programma di Mediaset. Durante gli anni le indiscrezioni sono state numerosissime. Andiamo a conoscere meglio la persona accusata.
Lo strano comportamento di “Bonco”
Conosciuto come “l’uomo che amava le donne”, Gianni Boncompagni ha permesso a tante ragazze giovanissime di entrare nel mondo dello spettacolo. Con alcune ha mantenuto un rapporto meramente professionale, altre sono diventate le sue compagne di vita. La relazione più conosciuta è stata quella con Raffaella Carrà, durata circa 10 anni: all’epoca lei aveva 26 anni, e lui nove in più, era separato e aveva delle figlie. Pochi anni dopo la rottura, l’uomo si è legato sentimentalmente ad una delle ragazze di Non è la Rai, ovvero Isabella Ferrari. Questa relazione fu scandalosa in quanto la ragazza aveva solo 17 anni, mentre lui era già un cinquantenne.
Oltre queste vicende scandalose avvenute alla luce del sole, sono state rilasciate delle dichiarazioni inedite sull’uomo a distanza di anni dalla fine della trasmissione. A denunciare il comportamento di Boncompagni è stata Laura Colucci, ex ragazzina inserita nel cast insieme a tante altre partecipanti. Prima ha pubblicato un post su Facebook, poi ha parlato ai microfoni di The Post International: ecco le sue parole.
La denuncia della Colucci
Nel post ha scritto: “Questo sarà un post con pochi like. Io purtroppo non sopporto l’ipocrisia, l’incoerenza e soprattutto l’omertà. Ho avuto il privilegio di partecipare ad una trasmissione televisiva che per un periodo è stata molto seguita. Il privilegio di far parte a 21 anni di un gruppetto ristretto che guadagnava più di un direttore di banca. Di andare a concerti, discoteche, ristoranti, non pagare ed essere la benvenuta, di firmare autografi come una diva. Ma tutto questo, che apparentemente poteva sembrare e noto che purtroppo continua a voler sembrare una favola, celava aspetti vomitevoli che avrei voluto conoscere in età più avanzata. Non c’è niente di fiabesco in Non è la Rai, lo sappiamo tutti ma nessuno lo dice. E non mi riferisco al fatto che lui (Boncompagni, ndr) a 60 anni conviveva con una minorenne, perché non sta a me giudicare, ma a tante altre schifezze. Un po’ di decenza, un po’ di onestà intellettuale. Non era una favola signori, era tutto ciò che di più spietato e crudo vivi se fai parte del mondo dello spettacolo. Forse scriverò un libro. Forse inizio oggi“.
Invece, durante la successiva intervista, ha dichiarato: “Alcune lo definiscono un rapporto di compromesso, io lo definirei un rapporto morboso, insano. Non c’erano rapporti sessuali, sia chiaro ma lui pretendeva la nostra presenza sempre. Lui godeva nell’averci con lui. Ci invitava alle feste, ai weekend: ricordo un Nutella party. E se gli dicevi di no era finita: come nel mio caso. L’unico obiettivo era farsi strada, conquistare i primi piani e c’erano ragazze che nutrivano rancori perché si sentivano sullo stesso piano di Ambra e si chiedevano: perché lei sì ed io no? Il problema è che se lo chiedono tuttora. Non si sono più riprese. Credono di essere le eredi della Carrà, si sentono ancora grandi dive. Vivono tuttora male“.