Rai, morto il volto della rete in queste ore: il cuore non ha retto | Aveva solo 48 anni
Tragedia improvvisa per l’emittente televisiva di Stato: il dolore dell’Azienda per la scomparsa del noto consigliere d’amministrazione.
A un mese dall’inizio della nuova stagione televisiva, e ancora nel pieno delle vacanze estive, la Rai è scossa da un terribile ed improvviso lutto, che ha reso particolarmente tristi i giorni dedicati per eccellenza al relax, quelli a cavallo di Ferragosto.
Perché la vita sa essere imprevedibile nel bene, regalando emozioni inaspettate anche sul piano lavorativo, oltre che su quello professionale, come sanno bene coloro che a inizio luglio hanno ricevuto la comunicazione ufficiale della scelta della stessa Rai di inserirli nel palinsesto della prossima stagione, ma anche nel male, quando il destino ti sottrae un prezioso e affidabile compagno di lavoro, ma soprattutto un amico.
E lo fa senza preavviso, nella notte, magari poche ore dopo avere trascorso di persona o al telefono ore o minuti spensierati, senza che nulla potesse far pensare che potessero essere gli ultimi al fianco di chi, pur essendo solo un collega, era ormai entrato virtualmente a far parte della propria famiglia, proprio grazie a una frequentazione assidua e piacevole.
Nella notte del 10 agosto è infatti venuto a mancare improvvisamente Riccardo Laganà. Il consigliere di amministrazione della Rai è stato ucciso ad appena 48 anni da un arresto cardiaco che non gli ha lasciato scampo, gettando nello sconforto la famiglia e le tante persone che nel corso degli anni ne avevano apprezzato umanità e professionalità.
Rai, è morto il consigliere Riccardo Laganà
Nato a Roma nel 1975, Laganà era stato eletto componente del Consiglio di Amministrazione proprio cinque anni fa, nel luglio 2018, a seguito della votazione dell’Assemblea dei dipendenti di Rai venendo confermato nel medesimo incarico tre anni più tardi, nel giugno 2021.
L’approdo in Rai di Laganà risale però all’ormai lontano 1996 con il ruolo di tecnico della Produzione all’interno del Centro di Produzione di Roma.
Negli oltre 20 anni che lo hanno visto lavorare dietro le quinte dell’Azienda prima di entrare a far parte del Cda Laganà si era speso attivamente all’interno di associazioni e movimenti volti a difendere la tutela dei valori del servizio pubblico, come Articolo 21, Move On Italia, Associazione Stampa Romana e Libertà e Giustizia. Riccardo Laganà si distinse nel 2011 per la fondazione della piattaforma web IndigneRai, confluita poi nel 2015 nell’associazione Rai Bene Comune, della quale sarebbe poi diventato presidente. L’intento, perfettamente centrato, era quello di dare vita ad uno spazio aperto di confronto sul tema della tutela del servizio pubblico e dei suoi dipendenti in particolare sul tema del lavoro.
Morte Laganà, il dolore dei vertici Rai e dei colleghi
Molto attivo anche nel campo della tutela degli animali e dell’ambiente, Laganà ha lasciato un vuoto profondo all’interno della Rai. Numerose e immediate le testimonianze di cordoglio, arrivate anche dal fronte politico. “L’improvvisa scomparsa di Riccardo Laganà è un dolore profondo per tutta la ‘sua’ Rai, di cui è stato orgogliosamente parte e che ha rappresentato nel consiglio di amministrazione” hanno dichiarato in una nota congiunta la presidente della Rai Marinella Soldi e l’amministratore delegato Roberto Sergio. “Esprimiamo il nostro profondo cordoglio per la scomparsa di Riccardo Laganà e tutta la comunità del Partito Democratico si stringe intorno alla sua famiglia e ai suoi affetti” è invece il contenuto di una nota emessa dai componenti del Pd in commissione di Vigilanza sulla Rai.
Tra i primi a esprimere cordoglio anche l’autore e conduttore di ‘Presa diretta’ Riccardo Iacona, che su X parla di “dolore immenso” per la “terribile notizia”. Stravolta dal dolore anche Sabrina Giannini, conduttrice della trasmissione di Rai 3 ‘Indovina chi viene a cena’: “Stanotte è morto Riccardo Laganà, e io sto piangendo perché è un dolore immenso – le parole della giornalista milanese su X -. È morta la parte della Rai che più apprezzavo. È morta una persona perbene e un grande amico, che combatteva insieme a me per gli ideali che il mio programma incarna e che lui ha sempre difeso“.