Belen Rodriguez sequestrata nella sua casa: “Legata con le pistole puntate alla testa” | L’episodio le ha segnato la vita
La showgirl argentina è stata minacciata con delle pistole puntate alla testa: la sua dichiarazione ha lasciato tutti interdetti.
Conduttrice, modella, showgirl, attrice e cantante: Belen Rodriguez è un’artista a tutto tondo, versatile e capace eseguire bene qualsiasi ruolo le venga proposto. La sua vita è spesso al centro dell’attenzione, a causa della sua vita privata molto movimentata e dei numerosi flirt avuti in passato.
Durante un’intervista per il Corriere della Sera, Belen ha raccontato della sua vita trascorsa in Argentina, il suo Paese natale. Suo padre, Gustavo Rodriguez, era pastore della chiesa protestante del paese dove vivevano, perciò ha sempre impartito un’educazione severa, con molte restrizioni.
“Siccome mio padre frequentava la chiesa protestante, noi figli avevamo molti divieti, tra cui: vietato vedere programmi televisivi con contenuto mondano e non religioso. Mio padre non mi permetteva di andare a ballare, né di partecipare ai viaggi di scuola. Vietato mettere gonne corte, vietato ascoltare musica, tranne le canzoni religiose. Insomma, non potevo fare niente, a parte frequentare la chiesa e prendere parte alle iniziative religiose tipo le escursioni” ha raccontato.
Inoltre la sua famiglia è stata allontanata dalla chiesa a causa di alcune foto in costume postate dalla conduttrice quando era solo un’adolescente: “Avevo posato in costume per un giornale, e quando la chiesa era venuta a saperlo, ci aveva scomunicato. Vedevo tanto fanatismo nei divieti e negli obblighi come quello di donare il dieci per cento dello stipendio, cosa che mio padre faceva“.
La liberazione verso la nuova vita
Poco più che maggiorenne, Belen sceglie di trasferirsi in Italia per inseguire il suo sogno di modella ed allontanarsi dalla mentalità chiusa della sua comunità, ma l’arrivo nella penisola non è stato affatto semplice: era insieme ad altre sette ragazze, tutte sprovviste di permesso di soggiorno, e sono state trattenute dalla polizia per 48 ore in aeroporto. Una disavventura che la Rodriguez non dimenticherà mai.
Pochi mesi dopo la sua carriera è in ascesa: lavora come ragazza immagine, entrando a far parte di un’agenzia di moda che la sprona a fare alcuni provini televisivi. Da quel momento in poi, le verranno aperte tutte le porte per sfondare nel piccolo schermo, fino ad arrivare alla conduzione di importanti programmi tra cui Le Iene e Tu si Que Vales. C’è stato però un episodio molto negativo avvenuto poco tempo dopo il suo trasferimento in Italia, che Belen ricorda ancora oggi con immenso terrore.
La minaccia con le armi
Essere nel Bel Paese era l’obiettivo principale della modella argentina, raggiunto con impegno e tenacia dopo anni di rinunce e disciplina durissima. Le sue foto in costume erano state motivo di scomunica dalla chiesta protestante, ma in Italia erano diventate il suo trampolino di lancio per il lavoro dei suoi sogni. Il successo permette il trasferimento dei genitori e dei fratelli, che la raggiungono molto presto.
La famiglia lascia in Argentina la forte crisi economica di cui è stata vittima, ma anche un evento traumatico: Belen, Cecilia, Jeremias e i loro genitori sono stati vittime di un sequestro avvenuto nella loro abitazione. “In otto, armati e drogati di colla. Io ero in giardino, mi prendono per i capelli, mi trascinano dentro. Ci legano, pistole puntate alla testa” racconta la showgirl. E continua: “Mi chiamano in bagno. Da sola. Penso: se non mi uccidono tutto il resto va bene, il resto lo posso dimenticare“.