Maria Teresa Ruta e il racconto di quella violenza subita in strada: “Tutto è iniziato con…” | Ecco cos’era successo
La giornalista torinese ha raccontato cosa è accaduto durante il giorno più brutto della sua vita. Ecco la sua testimonianza.
Classe 1960, nasce a Torino da padre siciliano e madre rumena. Trascorre l’infanzia nel quartiere Borgo San Paolo, dove rimane fino alla conclusione della scuola superiore. Già giovanissima debutta nel mondo dello spettacolo, vincendo il concorso di bellezza Miss Muretto di Alassio, in Liguria.
Dal ’77 inizia a dividersi tra Torino e Roma, dove partecipa a numerosi provini. L’anno successivo inizia a lavorare come attrice di teatro, facendo anche la comparsa cinematografica e la fotomodella. Le prime apparizioni televisive risalgono agli inizi degli anni ’80, e pochi anni dopo intraprende la carriera di conduttrice.
Ricordiamo le numerose trasmissioni che ha presentato, tra cui Domenica Sportiva (come giornalista sportiva, l’unica donna a intervistare Diego Armando Maradona nell’86), lo Zecchino d’Oro (dal 1989 al 1994), Giochi senza frontiere 1992-1993, Uno per tutti, Uno Mattina Estate, Sala giochi, Vivere bene, A tu per tu, Ok, il prezzo è giusto!, Bravo Bravissimo Club e alcuni talk show sul canale Vero Capri.
Inoltre ha fatto parte del cast della soap opera Un posto al sole, e ha partecipato al Grande Fratello Vip, Tale e Quale Show e Pechino Express come concorrente. Infine è stata invitata come ospite del programma Detto Fatto di Bianca Guaccero, Pomeriggio 5 e Live – Non è la D’Urso.
La vita a telecamere spente
Nel 1987 è convolata a nozze con il conduttore e giornalista sportivo Amedeo Goria, dal quale ha avuto due figli: nel 1988 è nata Guendalina, detta Guenda, con la quale ha partecipato al GF Vip nel 2020; nel 1992 è venuto al mondo Gianamedeo. La coppia ha deciso di separarsi nel ’99, ma il divorzio è arrivato solamente cinque anni dopo.
Poco tempo dopo ha conosciuto Roberto Zappulla, produttore discografico e fratello di Carmelo Zappulla. I due hanno intrapreso una relazione sentimentale nel 2006, e nove anni dopo hanno scelto di coronare il loro amore con le nozze civili. La vita della conduttrice televisiva non è stata semplice, perché ha dovuto convivere con un trauma che l’ha perseguitata per anni. Cosa è accaduto?
La violenza subìta
Durante una puntata di Storie Italiane, Maria Teresa Ruta è stata intervistata da Eleonora Daniele, la quale l’ha portata a raccontare un episodio avvenuto durante la gioventù. Quando era poco più che una diciannovenne, e frequentava Roma per lavoro, è stata vittima di una violenza da parte di ignoti, avvenuta a Trastevere il 14 agosto 1977. “Tutto è iniziato con un tentativo di furto riuscito – ha raccontato la conduttrice – e poi hanno detto che volevano divertirsi con me perché era una zona isolata e alle mie urla non arrivava nessuno. Io posso semplicemente dire che non ci si riprende mai ed è un errore grave non denunciare. E’ ovvio che stiamo parlando di più di 30 anni fa e quando sono andata a denunciare mi hanno detto una frase che ricordo e che dobbiamo metterci anche noi nella testa di non fare ‘ma lei come era vestita?’” E ha proseguito: “Questa domanda ti annulla. Io fortunatamente avevo i camperos, i jeans quelli stretti stretti, ed è stato difficile togliermeli, quindi mi sono difesa come un leone. Poi le autorità mi hanno chiesto se li avessi visti in faccio e se avessi saputo riconoscerli, e se me li fossi ritrovati sotto casa cosa avrei fatto? Ovvio che erano altri tempi, non c’era la preparazione che c’è adesso e lo studio di adesso, non c’era il codice rosso“.
Inoltre ha raccontato che alla fine ha scelto di non denunciare più, perché “Avevo paura di dare un dispiacere ai genitori. Vorrei dire alle donne che hanno subito violenze di trovare qualcuno con cui parlarne subito, io ne ho parlato solo dopo 20 anni ed è stato troppo perchè in quegli anni la mia vita è stata invalidata, la mia vita affettiva, sessuale, sentimentale. Quindi bisogna assolutamente denunciare, ora ci sono gli strumenti giusti, molte donne della mia età non l’hanno detto per paura o per non far preoccupare i genitori, anche per il pregiudizio della gente. I primi anni mi ha cambiato la vita poi quando son riuscito a parlarne con il padre dei miei figli l’ho proprio cancellato, basta non c’è più“. Una grande raccomandazione quella della Ruta, che invita tutte le persone vittime di violenza a non tenere tutto per sé, ma a parlarne, come unica soluzione per risalire dal baratro.