Toto Cutugno ancora in lacrime per il lutto, la morte arrivata per soffocamento: “Stava mangiando e…” | Non c’è stato niente da fare
Una morte atroce, una di quelle a cui nessuno vorrebbe mai assistere: ecco cosa è accaduto a Toto Cutugno.
Salvatore Cutugno, più conosciuto con lo pseudonimo di Toto Cutugno, nasce a Fosdinovo il 7 luglio 1943. E’ figlio di Domenico, un Sottoufficiale di Marina, e di Olga, una casalinga. Trascorre la sua infanzia e adolescenza a La Spezia, dove si trasferisce con i suoi genitori e i fratelli Rosanna e Roberto, in quanto il padre viene spostato in un’altra sede lavorativa.
Papà Domenico è un suonatore di tromba, e riesce a far appassionare il piccolo Toto alla musica: a nove anni suona già il tamburo nella banda comunale, dove suona il padre. Pochi anni dopo impara a suonare la batteria da autodidatta. Nel ’56 partecipa ad un concorso musicale regionale, classificandosi al primo posto. Dopo la batteria, è la volta della fisarmonica, perché non può permettersi economicamente un pianoforte.
Negli anni ’60 inizia a suonare nel gruppo Toto & i rockers, mentre nel decennio successivo inizierà ad esibirsi da solista. Durante gli anni colleziona un successo dopo l’altro, partecipando a 15 edizioni del Festival di Sanremo vincendolo una sola volta nel 1980, con il brano Solo noi. Tutte le altre volte si classifica secondo, terzo e quarto. Inoltre, durante gli anni, si classificano sul podio alcuni brani da lui scritti e composti per altri artisti.
Nel 1990 partecipa e vince l’Eurovision Song Contest, gareggiando con il brano Insieme. Durante la sua carriera, ha venduto oltre 100 milioni di dischi, consacrandosi come uno dei maggiori artisti di tutti i tempi. I suoi brani sono stati spesso in cima alle classifiche, insieme a brani scritti per altri cantanti, soprattutto per Adriano Celentano.
La malattia
Nel mese di gennaio 2007, Cutugno ha scoperto di avere un brutto male, un tumore alla prostata. Non ha perso tempo, e si è subito sottoposto all’operazione chirurgica per rimuovere la metastasi. Nei mesi successivi si è preso una pausa dalle scene, per effettuare la terapia post-operatoria necessaria per debellare completamente il cancro. La cura è terminata ad agosto dello stesso anno.
Già nel 2008, il suo amico storico Pippo Baudo gli ha dato la possibilità di tornare a gareggiare al Festival della canzone Italiana. Cutugno sale sul palco del teatro Ariston con il brano Un falco chiuso in gabbia, classificandosi al quarto posto. Questo non è stato l’unico evento spiacevole nella vita del cantautore, ma ha dovuto affrontare la morte in prima persona.
La terribile morte
Tempo fa, Cutugno aveva raccontato, durante un’intervista per il Corriere della Sera, di aver assistito alla tragica morte di sua sorella: la bambina è morta soffocata davanti ai suoi occhi. “Ho visto morire mia sorella Anna, la più grande, sotto i miei occhi, soffocata. Stava mangiando gli gnocchi e uno le andò di traverso. Aveva 7 anni e io 5. Pochi mesi dopo nacque mio fratello Roberto, cui voglio un bene dell’anima, che si ammalò di meningite e da allora, come previde il medico, ha avuto una vita agitata“ ha rivelato il cantante.
Questo sono solo due dei tanti episodi che hanno segnato la vita del cantante. Infatti ha continuato: “L’altra mia sorella, Rosanna, è stata la prima bambina a essere operata al cuore in Italia, a Torino. Papà si indebitò per quell’intervento, che finì di pagare a rate nel 1978, due anni prima di morire“. Un’infanzia dolorosa, costellata da avvenimenti spiacevoli che ora Toto Cutugno racconta con malinconia. Episodi di questa portata segnano a vita un bambino, ma un detto famoso cita queste parole: “Ciò che non ti uccide, ti fortifica”, e Toto Cutugno si è fatto forza da solo, andando avanti per la sua strada nonostante tutto.