Dopo il dramma del tumore Giancarlo Magalli sembra aver preso una decisione circa il proprio futuro in televisione.
Ora le vacanze possono davvero iniziare. Anche la Rai ha presentato i palinsesti per la prossima stagione televisiva, al via da settembre. Così per chi sarà protagonista in video, per i telespettatori e pure per chi non ci sarà, perché tagliato o semplicemente non scelto, è tempo di staccare la spina per dedicarsi a qualche settimana di relax.
Sebbene molte anticipazioni fossero già uscite e parecchi addii illustri già noti, nella giornata di venerdì 7 luglio presso il Centro di Produzione Rai di Napoli le sorprese non sono mancate. Dallo slittamento al 1° gennaio 2024 de L’Eredità, che sarà condotta da Pino Insegno, alla promozione di Affari Tuoi nell’access prime time fino a Sanremo 2024, in Viale Mazzini sono stati bravi a non far filtrare tutte le decisioni assunte dai nuovi vertici.
Piuttosto rumore hanno fatto anche alcune esclusioni eccellenti. Si pensi a Roberta Capua, che dopo essersi vista beffare in extremis per l’assegnazione della fascia pomeridiana di Rai 1, affidata a Caterina Balivo, è rimasta letteralmente appiedata, non rientrando almeno per il momento nei programmi dell’emittente.
Tra i delusi ci sono anche decani della televisione e della Rai in particolare come Giancarlo Magalli. Intervistato da ‘Fanpage.it’ il popolare autore e conduttore, che ha di fatto legato alla Rai tutta la propria carriera, iniziata sul finire degli anni ’70, si è sfogato, pur con garbo, rispetto alle decisioni che è stato costretto a subire: “Se vogliamo parlare di riconoscenza, quella nel mondo dello spettacolo non esiste. Meno che mai in Rai, che non essendo identificabile in una persona, una coscienza non ce l’ha proprio. Ha solo dirigenti che cambiano ogni due o tre anni“.
A 76 anni appena compiuti, comunque, Magalli sente di poter dare ancora molto alla televisione italiana, ma dall’altra parte affronta l’attuale stato di disoccupazione con una discreta dose di fatalismo: “Non è un problema: lavoro con la Rai dal 1964, senza mai una raccomandazione e comunque non voglio far carriera. Un impegno di due ore, tutti i giorni, per nove mesi, non lo reggerei più. Per questo due anni fa ho lasciato ‘I fatti vostri’“.
Già, ‘I Fatti Vostri’. La popolare trasmissione di Piazza Italia è quella alla quale Magalli ha legato la maggior parte della propria carriera, avendo condotto il programma in quattro periodi diversi tra il 1993 e il 2021. Al programma è legata però anche la brutta storia dello scontro con Adriana Volpe, sfociato per Magalli in una condanna per diffamazione nei confronti della ex collega. Insomma, per Magalli parlare di pensione non è certo un tabù: “Di fatto lo sono da quando ho 60 anni. Non è d’oro, ma almeno la Rai ha sempre versato i contributi” ha aggiunto il presentatore con un pizzico della propria proverbiale ironia.
Chissà insomma se il futuro prossimo lo vedrà ancora tra gli ospiti di Gialappa’s Show, su Sky Uno, come accaduto nella primavera del 2023. Di sicuro in Rai lo rivedremo ancora nei panni del vescovo di Spoleto sul set di ‘Don Matteo 14‘, ma quel che è certo è che nessuna assenza forzata dalla televisione potrà procurare un dolore simile alle sofferenze provate per il linfoma contro il quale Magalli ha dovuto lottare nei mesi scorsi e del quale Giancarlo ha parlato lo scorso gennaio a ‘Verissimo’: “Ho perso 24 chili, ma mi sto poco alla volta riprendendo. Sono guarito”.
Il campanello d’allarme per Magalli è scattato in concomitanza con forti dolori alla milza, ricondotto in un primo tempo ad una caduta subita poco tempo prima. Poi, però, il sopraggiungere di un’infezione ha costretto Magalli a un ricovero d’urgenza: “L’infezione era molto seria, una volta superata abbiamo proseguito gli accertamenti interrotti ed è venuto fuori che avevo un linfoma nella zona della milza”. Dopo sette mesi di calvario e un ciclo di chemioterapia il peggio è finalmente alle spalle, al punto che anche l’assenza forzata dall’amata tv può passare in secondo piano.