A oltre 20 anni dall’inizio della saga de ‘Un medico in famiglia’ uno dei personaggi più amati rivela un retroscena che sconvolge il web.
Gli ultimi 30 anni della tv italiana sono stati caratterizzati dall’affermazione di diversi generi sconosciuti fino alla fine del millennio precedente, ma subito capaci di fare breccia presso il pubblico. Il riferimento principale è ovviamente ai reality show e alla loro “versione rivista”, ovvero i talent, ma non solo.
Anche il genere delle fiction è andato incontro ad un vero e proprio boom. Gli eredi degli antichi sceneggiati e poi delle serie tv si sono caratterizzati per una durata maggiore sia a livello di singole puntate che di durate delle stagioni, e hanno conquistato anche il pubblico generalista grazie al coraggio delle emittenti.
Una delle serie di maggior successo della storia recente della tv di stato italiana è stata di sicuro ‘Un Medico in Famiglia’. La fiction è anzi entrata nel “guinness” del piccolo schermo grazie ai 286 episodi complessivi spalmati su otto stagioni, che hanno fatto di ‘Un medico in famiglia’ la serie televisiva italiana più longeva di sempre, fino a trasformarsi in una macchina di ascolti risultata per anni imbattibile.
Tanti gli ingredienti alla base del successo della fiction, dalla semplicità della trama fino alla felice scelta dei personaggi. Il cast fu infatti scelto con cura con un mix rivelatosi efficacissimo tra attori già affermati a livello teatrale, ma non ancora sul piano televisivo, come il protagonista Giulio Scarpati, a talenti all’epoca emergenti come Claudia Pandolfi passando per attori e attrici capaci di imporsi proprio grazie a ‘Un Medico in famiglia’ come Lunetta Savino, il cui personaggio interpretato nella fiction ha però rischiato di compromettere il prosieguo della carriera dell’attrice barese.
Lunetta ha impersonato nelle prime sei stagioni la mitica collaboratrice domestica Cettina, diventando in tempi brevissimi uno dei personaggi più amati e popolari della fiction. Eppure con il passare degli anni Lunetta Savino ha rivelato di essere diventata quasi “schiava” di quel personaggio anche nella vita reale, fatto che l’ha convinta a lasciare il set: “Con ‘Un medico in famiglia’ avrei potuto viverci di rendita, ma quando mi sono resa conto che ormai tutti mi chiamavano Cettina, invece di Lunetta, ho capito che rischiavo di rimanere per sempre in grembiule e ciabatte…” ha dichiarato Savino.
Il suo modo di parlare, la spontaneità del copione e dell’interpretazione di “Lunetta-Cettina” hanno contribuito all’eccezionale ascesa della popolarità del personaggio e dell’attrice che lo impersonava, che proprio in concomitanza con le prime stagioni de ‘Un Medico in famiglia’ vide decollare anche la propria carriera cinematografica, proseguita a gonfie vele negli anni successivi al pari di quella televisiva.
La carriera di Lunetta è infatti piena di riconoscimenti e premi al proprio talento e alle proprie interpretazioni al cinema, dalle due nomination ai David di Donatello per ‘Matrimoni’ e ‘Rosa’ fino ai due Nastri d’Argento vinti grazie a ‘Mine Vaganti’, film che le valse anche un Premio Gassman come miglior attrice, e ‘La Fuga’.
“Più che coraggiosa la scelta fu inevitabile. Ho per quella serie un affetto enorme: ci stavo dentro come a casa mia, ho passato più ore con la mia finta famiglia tv che con quella vera” ha aggiunto Lunetta, prima di sostenere la tesi secondo la quale i primi scricchiolii nel successo della fiction sono coincisi con l’addio di un altro personaggio cardine, anzi quello più rappresentativo di tutta la serie, nonno Libero Martini alias Lino Banfi: “Una volta andati via io e Banfi qualcosa si era perso e nelle stagioni successive ho visto troppi bambini…”.