Kasia Smutniak, l’agghiacciante retroscena sulla morte di Taricone: “Prima di saltare…”
Cosa è accaduto qualche minuto prima del tragico incidente che ha portato alla morte Pietro Taricone? Ecco la dichiarazione di Kasia.
L’attore Pietro Taricone è scomparso tragicamente nel 2010 a causa di un incidente di paracadutismo. Kasia Smutniak, sua compagna all’epoca, era presente in quel momento, e quella scena l’ha segnata molto. Ad oggi la donna è sposata con il produttore Domenico Procacci, conosciuto nel 2011, dal quale è nato Leone, il suo secondo figlio e primo figlio della coppia.
Kasia Smutniak non ha mai smesso di parlare del suo precedete compagno e ricordare la sua scomparsa. I due si erano conosciuti nel 2003 sul set del film Radio West. L’anno successivo è venuta al mondo la loro prima figlia Sophie, nata il 4 settembre. Inoltre, nel 2006, Pietro ha partecipato al programma Grande Fratello.
“In questi otto anni abbiamo fatto di tutto, ci siamo detti tutto. Avevamo litigato, ci eravamo lasciati, poi siamo tornati insieme. È stato proprio il paracadutismo a farci ritrovare” ha raccontato l’attrice durante un’intervista per Vanity Fair. Pietro era in un periodo molto felice della sua vita quando è avvenuto l’incidente.
Inoltre ha raccontato cosa significa doversi abituare all’assenza dell’uomo che le ha stravolto la vita. Infine si è lamentata delle finte amicizie e di tutti quelli che si sono permessi di raccontare di Pietro dopo la sua scomparsa: “Oltre alla violenza delle foto rubate, c’è stata quella di molti, che non ho visto una sola volta in otto anni insieme con Pietro, di cui non mi ha mai parlato, e che si sono precipitati in televisione a raccontare com’era. Ma che ne sanno loro? Dei tempi del Grande Fratello era rimasto amico con Marina, e qualche volta avevamo visto Sergio. Loro sì che potevano parlare di Pietro. Ma gli altri?“.
L’elaborazione del lutto
Durante la stessa intervista ha raccontato del momento peggiore del lutto, ovvero quello di dover spiegare la situazione alla loro bambina, che all’epoca aveva solo 6 anni: “Ho chiesto aiuto a uno psicologo infantile. Mi ha spiegato che non bisogna nascondere niente. Le ho detto: ‘Papà è morto’. Lei, anche se soffre, capisce tutto e sa quanto è amata. E sa che il papà ha lasciato tutto questo amore intorno a lei». Kasia ha deciso di non praticare mai più paracadutismo, proprio per il bene di sua figlia.
Nonostante la decisione definitiva di abbandonare lo sport, non ha mai dimenticato le emozioni che le faceva provare: “L’adrenalina non c’entra. È la sensazione di libertà e di contatto con la natura a renderti felice, e noi facevamo quel che ci rendeva felici: era un altro modo per stare insieme. Il volo all’inizio era una cosa mia, gliel’ho attaccata io, ma non mi sento in colpa. Perché era bello. Invece di passare il tempo seduti al ristorante, o a comprare vestiti, noi saltavamo. Insieme… Il cielo per me è quello che per Pietro erano i cavalli. Oggi non posso tornare, per Sophie. Adesso devo pensare solo a lei. Tanto, prima o poi, su ci ritorno. Il cielo fa parte di me“.
I secondi prima del tragico incidente
Le parole di Kasia Smutniak sono state molto chiare: “Eravamo felici. Non potevamo darci più di così. Non lo so come vivrò, ma almeno non ho rimpianti” aggiunge Kasia. La donna ha passato mesi infernali dopo quell’episodio, a causa di un dettaglio che l’ha turbata molto.
La sua confessione ha lasciato tutti senza parole: “Io so che in quel momento lui era felice… Prima di saltare mi ha mandato un bacio, facendo la faccia buffa, hanno riso tutti. Poi si è lanciato. Non si è reso conto di niente, è morto col sorriso in faccia. Io ero accanto a lui. Se potessi scegliere un modo di morire, vorrei anch’io morire così: nel momento più felice della vita“.