Andato in archivio lo show in prima serata condotto su Rai 1 non ci sono certezze circa il futuro in tv di Massimo Ranieri.
Il Festival di Sanremo 2024 sarà condotto da Amadeus. Dov’è la notizia, verrebbe da chiedersi, dal momento che il presentatore di origini siciliane è padrone di casa all’Ariston dal 2020 oltre che direttore artistico della kermesse musicale più famosa al mondo?
Semplicemente in contemporanea con il “valzer” di nomine in casa Rai si erano sparsi anche rumors inerenti un possibile avvicendamento al Teatro Ariston, nonostante Amadeus fosse già sotto contratto per Sanremo proprio fino al 2024. Invece non cambierà nulla e del resto gli ascolti da record inanellati dal Festival nell’ultimo triennio sconsigliavano cambiamenti almeno nell’immediato.
Lo stesso Amadeus ha però già anticipato l’intenzione, che sembra irremovibile, di fermarsi… al pokerissimo e di non voler quindi prendere in considerazioni eventuali nuove proposte di rinnovo. Del resto, con cinque edizioni condotte, Ama entrerà a tutti gli effetti nella storia del Festival, affiancando Nunzio Filogamo, il primo conduttore di Sanremo, e con davanti i soli e irraggiungibili Mike Bongiorno a quota 11 e Pippo Baudo a 13.
È ovviamente ancora presto per pensare al nome del successore di Amadeus, l’edizione 2025 è lontana, ma sul web sono inesorabilmente già iniziati a circolare i primi rumors circa il nome di colui che, a prescindere di come andrà Sanremo 2024, sarà chiamato a raccogliere un’eredità particolarmente pesante.
La Rai punterà su un giovane in continua crescita, come Alessandro Cattelan, o su un nome storico che già appartiene alla storia della canzone italiana, ma con una certificata esperienza da conduttore, magari come Massimo Ranieri? Quel che è certo è che, almeno per il momento, il futuro in tv del cantante napoletano sembra segnato.
Ranieri è infatti reduce dalla fine dello show ‘Tutti i sogni ancora in volo’, la cui prima edizione è andata in onda in prima serata su Rai 1 per appena due puntate, il 26 maggio e il 2 giugno, affiancato da Rocío Muñoz Morales. Nonostante i buoni ascolti fatti registrare, con uno share medio superiore al 20%, per il momento non c’è alcuna certezza sull’eventualità che la Rai inserisca nel palinsesto della prossima stagione una seconda edizione del varietà.
La trasmissione, il cui titolo ha ripreso uno dei versi più iconici di ‘Perdere l’amore’, la canzone con la quale Ranieri trionfò proprio al Festival di Sanremo nel 1988, ha rappresentato un tentativo di riportare in vita il vecchio varietà, con al centro la musica grazie alla riproposizione dei grandi successi della carriera di Ranieri e in generale della canzone italiana, il tutto accompagnato da una scenografia che evocava gli storici show della Rai degli anni ’60 e ’70.
Per il momento, quindi, per Ranieri non sono in cantiere altri impegni televisivi, benché il cantante e attore napoletano abbia dimostrato di cavarsela più che bene anche nei panni del conduttore, peraltro già indossati in altri due varietà recenti della Rai, ‘Sogno e son desto’, andato in onda su Rai 1 per tre edizioni tra il 2014 e il 2016 e ‘Qui e adesso’, trasmesso da Rai 3 nel dicembre 2020 in diretta dalla suggestiva cornice del Teatro Sistina.