Un medico in famiglia, Giulio Scarpati rivela finalmente perché abbandonò la serie: la colpa fu sua
La rivelazione di Giulio Scarpati sull’addio a ‘Un medico in famiglia’ sorprende i fans della popolare serie tv
Cosa può spingere un attore teatrale di successo ad accettare di associare la propria immagine alla televisione, con tutti i rischi del caso, legati all’eventuale mancato successo d’ascolti del progetto in questione?
Semplice, quell’istinto, quella capacità di riconoscere la bontà di un progetto che può guidare solo chi è in possesso di un’esperienza tale da poter capire quasi a scatola chiusa se un copione può trasformarsi in un best seller o, per usare un linguaggio televisivo, in una serie macina-ascolti.
Per conferma provare a chiedere a Giulio Scarpati, che nel 1998, dopo quasi 20 anni di onorata carriera a teatro e al cinema, con il fiore all’occhiello del David di Donatello vinto nel 1994 per l’eccezionale interpretazione di Rosario Livatino nel film “Il giudice ragazzino” scelse di accettare il ruolo da protagonista in ‘Un medico in famiglia’, serie televisiva lanciata da Rai Uno.
Il successo fu subito dirompente: la serie con Lino Banfi fece registrare ascolti super e Scarpati fu raggiunto da una popolarità travolgente. Fino alla decisione, nel 2013, di lasciare le riprese. Una scelta che, quasi dieci anni dopo, l’attore romano ha spiegato usando argomentazioni sorprendenti.
“Un medico in famiglia”: Giulio Scarpati svela il motivo del proprio addio all’amata serie tv
“Il successo non ha controindicazioni, ma deve essere controllato: non devi farti travolgere e mantenere vivo il desiderio di fare anche altro – ha detto a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’ Scarpati, protagonista della sitcom nelle prime due stagioni e poi, dopo una pausa di due anni, tra il 2000 e il 2003 – Io in quel momento avevo bisogno di fare teatro. Pensi che mentre giravamo una delle prime stagioni, in camerino studiavo ‘L’idiota’ di Dostoevskij, con cui riuscii a portare a teatro persone che non c’erano mai state e che venivano per vedere Lele Martini”.
In “Un medico in famiglia” Scarpati interpretava appunto il ruolo di Lele Martini, medico di base della Asl sperimentale di Roma, chiamato a sopportare il lutto della morte in un incidente stradale della prima moglie, nonché madre dei suoi tre figli. Tutta la prima serie girerà attorno all’innamoramento di Giulio-“Lele” per la cognata Alice, molto più giovane di lui e zia dei suoi tre figli, interpretata da una giovane Claudia Pandolfi.
Giulio Scarpati e il feeling immediato con Lino Banfi sul set di “Un medico in famiglia”
A condire il tutto la spontaneità del padre di Lele, il celeberrimo Nonno Libero, alias Lino Banfi, il cui personaggio diede un notevole impulso al successo della serie, la cui ultima puntata è stata trasmessa nel 2016. “Non mi aspettavo tutto quel successo. Ricordo ancora la felicità nel realizzare che ci avevano seguito otto milioni di persone – ha svelato Scarpati tornando a parlare del successo della fiction e del ruolo di Banfi – Con Lino stabilimmo subito un ottimo rapporto e credo che questo sia stato uno dei motivi del successo”.
Di fatto, tuttavia, Scarpati non ha davvero mai dismesso i panni di Lele, se è vero che dopo l’addio ufficiale a “Un medico in famiglia” avvenuto nel 2000, l’attore romano sarebbe tornato sul set del cuore nel 2003 e nel 2004 per alcuni episodi e poi in pianta stabile come protagonista dell’ultima serie. Nel nuovo millennio, tuttavia, Scarpati è tornato a lavorare soprattutto nell’amato teatro, interpretando grandi classici come ‘Aggiungi un posto a tavola’ e ‘Il Misantropo’, quest’ultimo con Valeria Solarino, compagna di viaggio anche in Una giornata particolare, rivisitazione del film di Ettore Scola.