Era uno degli uomini più influenti e ricchi d’Italia: cosa Silvio Berlusconi per guadagnare così tanto? Scopriamolo insieme.
Durante la mattinata del 12 giugno è venuto a mancare l’ex premier di Forza Italia Silvio Berlusconi. Avrebbe compiuto 87 anni a settembre, ma si è spento oggi dopo lunghi mesi di cure per la sua leucemia mielomonocitica cronica.
E’ il 1999 l’impero di Berlusconi capitalizzava in borsa più di 18 miliardi di lire, grazie a tutti gli investimenti effettuati in numerosi ambiti, come la televisione, il calcio, l’editoria. E i risultati non hanno tardato ad arrivare: le ville, tre jet e un elicottero Agusta AW139. Ora il tema al centro dell’attenzione è la divisione del patrimonio miliardario da distribuire trai cinque figli.
Al centro dell’impero finanziario c’è la Fininvest, società a gestione familiare fondata nel 1978, che governa da sempre su tre asset quotati: Mediaset (divenuta Mediaforeurope o Mfe), Mediolanum e Mondadori. Fininvest possiede quote quasi al 50% in Mfe, il 53,3% del capitale di Mondadori e il 30,12% di Mediolanum.
I cinque figli ed eredi ufficiali del patrimonio hanno già una partecipazione diretta in Fininvest: Marina e Piersilvio possiedono ciascuno il 7.65% di Fininvest, mentre gli altri tre (Barbara, Eleonora e Luigi), ne detengono tutti insieme il 21.42%, dove ognuno dei tre ha un terzo del capitale. Ricordiamo, oltre questa parte di eredità, anche le numerosissime proprietà sparse in tutta Italia.
L’ultima compagna del Cavaliere è stata Marta Fascina. i due hanno festeggiato delle nozze simboliche, non valide per lo Stato italiano. Se invece fossero avvenute davvero, per legge la presunta moglie avrebbe avuto il 30,6% dei capitale di Fininvest, diventandone la maggiore azionista.
Si dice che siano stati i figli dell’ex premier a vietare le nozze, proprio per evitare questi problemi sopra citati. Quindi la Fascina non ha nessuna possibilità di ereditare parte del patrimonio, a meno che non sia stata inserita nel testamento un un apposito riferimento riguardo l’eredità.
La vera ricchezza di Berlusconi proviene – stranamente – proprio da Mediolanum. Il titolo capitalizza oggi ben 6,1 miliardi e la quota Fininvest vale quindi 1,83 miliardi, ovvero i due terzi dell’intero valore del portafoglio delle partecipate quotate di Fininvest.
La continua e costante crescita di valore durante gli anni di Banca Mediolanum permette oggi a Fininvest di poter contare su una plusvalenza virtuale di circa di 1,7 miliardi, dato che la holding dei Berlusconi tiene a bilancio la partecipazione in Mediolanum ad un valore di carico di soli 116 milioni. Ad oggi risulta essere la partecipata più redditizia del mondo.