Massimo Troisi, la Caldonazzo vuota il sacco sulla sua morte: ecco chi lo ha ucciso
Troisi è morto durante il sonno nel 1994: Nathaly Caldonazzo ci racconta la verità sulla sua prematura scomparsa.
Nathaly Caldonazzo è una delle showgirl più conosciute e con una lunghissima carriera alle spalle. Nel 2022 ha partecipato al Grande Fratello Vip, durante il quale ha voluto raccontare della sua relazione con Massimo Troisi, definendolo il “suo grande amore”.
La showgirl ha voluto ricordare il loro primo incontro avvenuto per caso: “Era in un ristorante romano, ho notato che mi guardava sempre e ho chiesto alla mia amica cosa volesse, ricordo che andavo anche al suo cinema e non mi piaceva quell’accento. Quando ha lasciato il ristorante, l’ho salutato e mi ha cercato a lungo, mi ha trovato quando il suo migliore amico ha incontrato il parrucchiere di mia sorella”.
E’ stata l’ultima compagna dell’attore. Nonostante i 16 anni di differenza, hanno vissuto una relazione molto intensa dal 1992 al 1994, anno della morte di Troisi, avvenuta quando lui aveva solo 41 anni.
Nathalie ricorda il periodo in cui la condizione di salute del compagno iniziò ad aggravarsi: “Siamo stati insieme negli ultimi due anni della sua vita. Fu il primo a viaggiare, non viaggiando mai molto. Poi, durante un recente viaggio in Costa Rica, si è dimenticato per un po’ delle sue medicine, cosa che ci ha costretto ad andare immediatamente negli Stati Uniti”.
L’inizio della fine
Nathaly è sempre stata al corrente dei problemi cardiaci congeniti di Massimo perché la prima volta che gli si è avvicinata, ha sentito un ticchettio metallico proveniente dal suo petto, e lui a quel punto le ha spiegato che si trattava delle valvole di titanio inserite chirurgicamente nel suo cuore. “Mi ha detto che dovevamo andare a Los Angeles per parlare con il regista de Il postino e poi fare un controllo a Houston. Nelle prime due settimane sembrava guarito, mentre dopo la visita il medico se n’è uscito con una notizia durissima: aveva il cuore di un sessantenne e doveva essere operato subito, o lì o in Italia” racconta la donna.
Troisi decise di operarsi a Huston, prima di iniziare le riprese de Il postino, cominciate qualche mese dopo. L’operazione non andò bene, e i medici dissero che era necessario un trapianto. La coppia rimase in ospedale per un mese, ma il trapianto non avvenne perché l’uomo ci teneva a iniziare le riprese del film. Sarebbe dovuto ripartire per Huston per il trapianto, ma è morto la notte stessa dopo l’ultimo giorno sul set.
La statua commemorativa per Massimo Troisi durante Il Postino
Da cosa è stato ucciso Massimo Troisi?
L’attore e regista riuscì a finire le riprese del suo ultimo film, recitato per la maggior parte seduto o in piedi fermo, e nelle scene in cui doveva usare la bicicletta era aiutato da una contro figura. Muore il 4 giugno del 1994, la notte stessa della fine delle riprese. Nathaly ricorda il suo compagno così: “L’ultimo ricordo che ho dentro è la celebrazione del mio compleanno il 24 maggio, pochi giorni prima della sua morte. Cadde in una fortissima depressione dalla quale era difficile tirarlo fuori. Mi ha detto che una persona depressa è come un prigioniero con la porta aperta.”
Ricorda la tenacia di Troisi, dicendo : “Ha voluto ostinatamente fare Il postino con il suo cuore. Un film che in un certo senso lo ha ucciso. Massimo era perso come uomo, come persona che eccelleva sempre in se stesso, ridicolizzando le proprie debolezze. Era incredibilmente modesto e meraviglioso allo stesso tempo. Non credo che manchi solo me, ma non esiste un uomo simile al mondo”.