Una vera rivelazione: è stato il duo Paola e Chiara a scoprire uno dei maestri che oggi vediamo ad Amici di Maria De Filippi
Il duo composto da Paola e Chiara Iezzi, conosciute solo con i loro nomi, è noto soprattutto per la canzone Amici come prima, che lo ha fatto conoscere al grande pubblico, ma le due sorelle hanno composto e interpretato diversi altri brani.
È il 1997, le cantanti vincono il Festival di Sanremo nelle nuove proposte dopo un esordio come coriste nel gruppo degli 883.
Hanno partecipato anche a 5 Festivalbar, a Un disco per l’estate nel 2000 che vincono con la canzone Vamos a bailar (esta vida nueva), diventata un vero tormentone, e a un paio di altri Festival di Sanremo, l’ultimo dei quali questo 2023.
Un’occasione, quella della partecipazione alla kermesse musicale, per riunirsi dopo lo scioglimento nel 2013.
Qualcuno ha notato che uno dei maestri di Amici di Maria De Filippi è stato “scoperto” da Paola e Chiara. Si tratta di Emanuel Lo. Nelle foto che circolano sui social si vede un giovanissimo ballerino, siamo nel 2002, far parte del corpo di ballo che accompagna il duo nel programma Uno di noi, di Gianni Morandi, andato in onda su Italia 1.
Quasi irriconoscibile, con lunghi capelli raccolti in treccine, lungo orecchino pendente, lacci e catene al collo a regalargli un’aria selvaggia, tribale ma sempre affascinante. Ben diverso da come lo conosciamo oggi; che però al netto dei capelli tagliati conserva quell’aria esotica che ha fatto innamorare la cantante Giorgia.
Dal 2004 Emanuel Lo e Giorgia sono ufficialmente una coppia e dal 2010 sono genitori di Samuele. I due però si sono conosciuti l’anno prima, ha raccontato il coreografo a Sorrisi e Canzoni: “Siamo discreti ma il nostro rapporto nasce sul palco. Appena tornato dall’estero, Giorgia mi chiese di ballare in un suo videoclip. Io impazzivo già per lei. Mi ha chiamato poi nella sua tournée del 2003. E, tra un concerto e l’altro, ci siamo innamorati”.
Dal canto suo Giorgia, che ha qualche anno più di lui, ha confessato ad F: “Facevo di tutto per allontanarlo da me. Otto anni in meno, bello, muscoloso, io gelosa pazza, pensavo: quando sarà decrepita tu sarai ancora bono, sai che tortura. Mi dava l’aria di uno sciupafemmine e mi rifiutavo di vedere la brava persona dietro il mio pregiudizio. Ero una cavallina matta come dice Emanuel. Alla fine mi sono lasciata andare e magicamente, non ci avrei mai sperato, ho imparato a non essere gelosa”.