La brava Silvia Toffanin in preda alle lacrime durante la diretta. Le parole che suscitano commozione e dolore sono toccanti
Silvia Toffanin è alla guida del suo Verissimo da diversi anni, a conti fatti quasi un ventennio. Praticamente l’abbiamo vista crescere in tv, sin da quando, appena ventenne, fa il suo esordio da Letterina nel mitico Passaparola di Gerry Scotti. Da allora la sua carriera è stata in ascesa. E dopo Nonsolomoda, che la fa apprezzare per il suo stile di conduzione asciutto e senza fronzoli, approda a Verissimo dapprima con una sua rubrica, e poi, dal 2006, le viene affidato tutto il programma.
Nel corso degli anni la trasmissione è rimasta più o meno uguale a se stessa, la formula prevede che l’ospite si racconti alla conduttrice tramite l’ausilio di foto e filmati che vengono trasmessi sullo schermo. E di ospiti ne sono passati tanti, nel salotto di Silvia, che ha ascoltato centinaia di storie, alcune divertenti, tantissime intrise di dolore. Solitamente impassibile, la compagna di Piersilvio Berlusconi a volte si lascia andare alla commozione, partecipando al dolore altrui.
Se c’è un argomento che commuove Silvia Toffanin, è quello che riguarda la perdita di una mamma. La sua amata mamma è scomparsa a ottobre 2020, e il dolore non si affievolisce, come è normale che sia. Per questo ogni volta che un ospite racconta la sua esperienza in merito le lacrime della conduttrice non si fanno attendere. E così è stato nella scorsa puntata.
Tra gli ospiti l’ex caschetto d’oro della musica, Nino D’Angelo, che ha ripercorso alcuni avvenimenti della sua lunga carriera e della sua vita. Oggi il cantante neomelodico ha 65 anni, e ha perso i genitori a quasi un anno di distanza l’uno dall’altro. Un colpo durissimo, ma è soprattutto di mamma Emilia che parla.
Racconta Nino: “Io sono stato un figlio coccolato da tutti, anche se potevano darmi poco. Sono stato il primo figlio maschio e il primo nipote, mia madre era proprio innamorata di me e io ero innamorato di lei. La sua perdita è stata il dolore più grande della mia vita. È morta giovane, a 58 anni. Quando succede, ti accorgi che tutto quello che hai non vale niente perché tutti i soldi del mondo non valgono la carezza di una mamma“.
In conseguenza a questo dolore arriva la depressione: “Non mi alzavo dal letto, sono stato 3 anni tra psicofarmaci e psicologi. Era un dolore insopportabile. Avevo una malattia di cui non conoscevo la faccia. Non sentivo nulla, ero vuoto, non servivo neanche a me, non avevo voglia di vestirmi, di lavarmi. Mi ero chiuso dentro di me. Poi ringraziando Dio ne sono uscito”.
Da allora la sua vita è cambiata, come la sua immagine e il suo stile. Ha dato un taglio al caschetto e la sua musica si è fatta più consapevole, non più solo canzoni d’amore. In lacrime ricorda: “Perdere una mamma giovane che è sempre stata un punto di riferimento è difficile. È un dolore che prima o poi proviamo tutti ma è stato tanto difficile“. E ad accompagnare le sue lacrime, quelle di Silvia Toffanin.