IMU 2024, devi pagare una rata extra ma nessuno te lo ha detto | Iniziamo il nuovo anno col botto
Sembra che il 2014 abbia una sorpresa per tutti noi. una nuova rata da pagare. Ecco tutti i dettagli a riguardo.
Una delle tasse più temute di sempre è proprio l’IMU: è l’incubo di molte famiglie italiane, anche se non tutti sono tenuti a pagarla a seconda di alcuni requisiti che permettono o no di esserne esenti.
La caratteristica principale è il possesso di uno o più immobili che non corrispondono all’abitazione in cui si risiede abitualmente. Tutte le persone che scelgono di investire nel mercato immobiliare sono consapevoli di andare incontro a questa tassa, che a volte diventa un vero e proprio salasso.
Si va incontro a scadenze fiscali che vanno rispettate a tutti i costi. L’Imposta Municipale Unica è un tributo pecuniario, gestito a livello comunale, che ha sostituito la vecchia Ici di un tempo, l’Irpef e tutte le altre tasse regionali e comunali.
Nel 2011 è stata introdotta l’IMU in seguito alla manovra “salva Italia” organizzata dal governo Monti. Agevolazione o no, questo tributo è stato rivisitato più volte duranti tutti questi anni: l’ultimo intervento infatti risale al 2020, anno in cui la Tasi è stata cancellata e accorpata all’IMU.
Come funziona l’IMU
Come già accennato, non tutti i cittadini sono tenuti a pagare l’IMU: la tassa riguarda solo coloro che sono possessori di uno o più immobili in cui però non è registrata la residenza, e quindi vengono dati in locazione. Ne sono perciò completamente esenti tutti coloro che sono proprietari di una sola abitazione, in cui vivono abitualmente e hanno dichiarato la residenza nello stesso immobile.
Questo 2024 però ha portato qualche novità per coloro che sono tenuti a pagare il tributo: è una tassa che va gestita a livello comunale, perciò sarà il Comune in cui è ubicata l’abitazione a fissare le aliquote della tassazione di anno in anno. Ma anche questa volta gli addetti ai lavori sono in ritardo, e il Governo ha deciso di prolungare le tempistiche, scatenando il malcontento ovunque.
Il limite di tempo del 2024
Il primo ad esprimere la sua disapprovazione è stato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, il quale ha affermato che così i diritti dei cittadini sono stati calpestati. In questo modo, i contribuenti si troveranno a dover pagare una rata in più entro il 29 febbraio 2024, più tutte quelle nuove.
I cittadini però hanno il diritto di ricevere un preavviso prima del pagamento obbligatorio, come sancisce l’art.3 dello Statuto del contribuente, Legge 27 luglio 2000 n.212. La data di scadenza per i calcoli delle aliquote è fissata al 15 gennaio per i Comuni, ma sarebbe corretto concedere una proroga anche ai cittadini paganti.